Senza proroga del governo lunedì arrivano 50 milioni di cartelle esattoriali

Un incubo per milioni di famiglie e imprese italiane, allo studio almeno un rinvio delle scadenze

Cartelle esattoriali (foto d’archivio)

Cartelle esattoriali (foto d’archivio)

Milano - Senza un rinvio deciso dal governo, lunedì 1 marzo partiranno 50 milioni di cartelle esattoriali "congelate" a causa della pandemia. Un incubo per famglie e imprese. A meno che la politica non decida di intervenire e concedere un nuovo rinvio. Anche se i pareri in merito sono discordi. C'è infatti chi ritiene che un ulteriore proroga dei termini possa essere controproducente perché se da una parte non si chiede di aprire il portafogli subito dall'altra più slitta il termine di sospensione e più cartelle si accumulano quindi, anziché spostare nel tempo il problema, lo si acuisce. Senza valutare la mole di lavoro che poi saranno costretti ad affrontare contemporaneamente gli uffici addetti a seguire queste pratiche. I rinvii era stati decisi per far fronte all'effetto Covid sull'economia con milioni di attività costrette a fare i conti con chiusure e blocchi di produzione.

Mitigazione

Se cominceranno gli invii l'ipotesi più probabile per non vessare eccessivamente i contribuenti è quella di modificare i tempi della prescrizione per poter spalmare la trasmissione di notifiche e avvisi nell’arco di un paio di anni, ad un ritmo di tre o quattro milioni di cartelle al mese, riporta un'agenzia Adnkronos.

Le richieste

"Forza Italia vuole il blocco delle cartelle esattoriali per tutto il 2021 (a partire dal rottamazione ter). E chiede di cancellare i debiti inesigibili delle aziende fallite nonché di rinegoziare i debiti difficili da recuperare". Lo scrive su Twitter Antonio Tajani, Coordinatore nazionale di Forza Italia. "L'Italia e' ancora in piena emergenza sanitaria, economica e sociale, e in questa situazione non e' ne' giusto ne' realistico mantenere sospesa sulla testa di milioni di imprenditori, in difficolta' per le chiusure imposte dallo Stato, la spada di Damocle di atti e cartelle esattoriali. E' una battaglia che Forza Italia conduce da mesi, e un primo importante risultato lo ha ottenuto in sede di conversione al Senato dell'ultimo decreto del precedente governo, che ha differito in modo del tutto insufficiente i termini dei versamenti. E' stato infatti accolto il nostro ordine del giorno che prevede la proroga al 30 settembre del termine iniziale della notifica delle cartelle  esattoriali, oltre alla proroga del termine di sospensione del versamento di tutte le entrate tributarie e non tributarie derivanti da cartelle, avvisi di addebito e avvisi di accertamento dell'Agenzia delle entrate". Cosi' la presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini.

I Ristori

«Il decreto Ristori 5 è fermo al palo. Occorre accelerare su questo provvedimento che dovrà dare risposte alle imprese, ai lavoratori e ai contribuenti». Lo afferma Giovanni Currò, vicepresidente della Commissione Finanze in una dichiarazione riportata dall'agenzia Ansa. «La macchina dei ristori si è fermata da due mesi, è bene ribadirlo, perché Matteo Renzi ha ritenuto di aprire una crisi senza senso, in piena emergenza. La formazione del nuovo governo è ormai composta in tutte le sue componenti ed occorre ripartire velocemente approvando il nuovo decreto modificando il metodo di calcolo e superando la logica dei codici ateco. Purtroppo l'emergenza sanitaria è ancora in atto, ma ritengo che non possano rimanere inascoltate tutte le richieste di imprese, ristoratori e lavoratori che quotidianamente mi giungono - prosegue Currò -. Peraltro il tema dei ristori va coordinato con altri interventi, come ad esempio la rottamazione delle cartelle esattoriali e la cassa integrazione Covid». «E' ora di sbloccare finalmente i 32 miliardi di euro che il Parlamento aveva autorizzato già a gennaio», conclude.

"Le priorita' sono salute, lavoro e ritorno alla vita. Salute vuol dire incontrare aziende farmaceutiche, cosa che fa un ministro leghista oggi pomeriggio per cominciare a produrre in Italia quello che non arriva all'Ue, pensate che oggi dal commissario hanno mandato gli aghi sbagliati in diversi ospedali per la somministrazione dei vaccini. Quindi bisogna riportare la salute al centro senza errori e ritardi. Lavoro vuol dire risolvere le tante crisi economiche che sono ferme, rottamare i milioni di cartelle esattoriali lavorando a una vera sera e definitiva pace fiscale. Queste sono le nostre due priorita' su cui la squadra della Lega e' gia' a lavoro", ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini.

Il decreto Mille Proroghe

Dopo il via libera della Camera, il Senato ha approvato in via definitiva il disegno di legge di conversione del decreto Milleproroghe, senza modifiche rispetto alla versione approvata a Palazzo Madama. I sì sono stati 222, 23 i contrari, 7 gli astenuti. Il decreto deve essere convertito in legge entro lunedì 1 marzo.  E' la prima fiducia posta dal governo Draghi su un provvedimento legislativo. Una scelta subito criticata da Fratelli d'Italia che ha parlato di "inaspettata continuità con l'atteggiamento criticabile dei precedenti governi della legislatura". 

Tra le varie misure contenute nel decreto c'è il rinvio dei termini per le domande per la cassa integrazione Covid al 31 marzo; il no allo slittamento delle scadenze per le cartelle esattoriali oltre il 28 febbraio, mini-proroga che era stata già accordata dal governo Conte e resta fissata al 30 giugno la scadenza relativa al blocco degli sfratti.  Inoltre, previsto il prolungamento dell'anno accademico 2019-2020 al 15 giugno per consentire agli studenti di avere più tempo per lauree o esami, visti i disagi causati dalla pandemia. Previste più assunzioni nella Pubblica amministrazione anche con la stabilizzazione dei precari e c'è la possibilità di utilizzare il bonus vacanze fino al 31 dicembre 2021.