Sciopero piloti e assistenti di volo Ryanair sabato 25 giugno: quanto dura e in che Paesi

E' la prima agitazione coordinata a livello europeo. Incrociano le braccia anche i dipendenti di Malta Air e CrewLink

E' il primo sciopero coordinato a livello europeo del personale di Ryanair e della società collegate Malta Air e CrewLink (quest'ultima è l'azienda che si occupa di assumere gli steward). Dopo l'agitazione dell'8 giugno scorso, che aveva coinvolto anche Easyjet e Volotea, piloti e assistenti di volo della compagnia irlandese incroceranno le braccia sabato 25 giugno. Stavolta lo sciopero durerà 24 ore. A proclamare la protesta sono Filt Cgil e Uiltrasporti. Si è sfilata, invece, la Fit Cisl, che dopo la firma di un accordo separato dalle altre associazioni nel 2018 ha spesso scelto di procedere in autonomia nei rapporti con la compagnia di proprietà dell'istrionico imprenditore Michael O'Leary. 

Lo sciopero, si legge nella nota di Filt Cgil e Uiltrasporti, "rientra in una mobilitazione coordinata a livello europeo, si asterranno dal lavoro anche i piloti e gli assistenti di volo basati in Spagna, Portogallo, Francia e Belgio". Segue a breve distanza l'iniziativa dell'8 giugno perché, a detta dei sindacati, la compagnia low cost prosegue nella sua linea dura, senza "avviare un confronto dedicato alle problematiche che da mesi affliggono il personale navigante".

Nel mirino delle associazioni dei lavoratori ci sono i contratti di lavoro, ancora considerati "non dignitosi", perché questi "garantiscano condizioni adeguate e stipendi almeno in linea ai minimi salariali previsti dal contratto nazionale del trasporto aereo del nostro paese". Secondo quanto affermato dai portavoce delle stesse organizzazioni si "prospettano probabili disagi sui collegamenti operati dal gruppo Ryanair, soprattutto verso i Paesi che sciopereranno".

Intanto prosegue il momento di confusione per quanto riguarda molte delle compagnie low cost, in particolare nel Regno Unito. In seguito alla pandemia, infatti, sono stati operati numerosi tagli al personale, mai reintegrato, nonostante oggi il traffico e la domanda siano ripresi a pieno regime. Da qui l'annullamento di una raffica di voli nelle ultime settimane.