Sblocco sì, ma delle assunzioni Sabaf: 160 posti in più in 9 mesi

Brescia, il colosso delle componenti di elettrodomestici si allarga: "Stiamo cercando ancora"

Pietro Iotti

Pietro Iotti

Ospitaletto (Brescia), 28 maggio - Oltre 250 dipendenti inseriti da luglio scorso a marzo 2021, altre assunzioni in arrivo nei 3 nuovi stabilimenti che saranno aperti entro il 2023. Una storia controcorrente rispetto al quadro generale del mercato del lavoro quella che arriva da Sabaf, azienda (quotata in borsa) specializzata nella produzione di componenti per elettrodomestici, con sede ad Ospitaletto (nel Bresciano) ed una decina di stabilimenti produttivi tra Italia, Turchia, Brasile, Polonia e Cina ed altri 3 in arrivo in Turchia (da giugno), Messico ed India.

«Il primo semestre del 2020 è stato un po’ complicato – spiega l’amministratore delegato Pietro Iotti  – ma da luglio la domanda ha ripreso a crescere. Oggi il gruppo conta 1500 dipendenti, di cui 250 inseriti da luglio a marzo: tra questi, 160 in Italia". Numeri che suonano come una boccata d’ossigeno rispetto alla prospettiva di 600mila licenziamenti stimata dai sindacati nel caso in cui non fosse prorogato il blocco (circa 30mila nel Bresciano). "Non è il nostro caso, noi abbiamo posizioni aperte per operai e tecnici specializzati, che non riusciamo a chiudere perché non troviamo le persone giuste – sottolinea Iotti – per quanto riguarda il nostro settore, la nostra percezione è che le aziende non licenzieranno. Noi continueremo ad assumere".

Non solo nuove assunzioni, ma anche premialità per i lavoratori che hanno affrontato l’anno della pandemia. Sabaf ha infatti deciso di erogare a maggio un premio individuale di 300 euro, in forma di servizi offerti dalla piattaforma welfare aziendale, ai 700 collaboratori italiani, incluso il personale in forza con contratto di somministrazione (esclusi i dirigenti).

" Il senso di responsabilità e l’impegno dei collaboratori sono stati decisivi per affrontare con successo l’emergenza del 2020 - dichiara Iotti - ci sembra doveroso esprimere riconoscenza alle persone che hanno contribuito agli ottimi risultati aziendali in un anno tanto complicato". I numeri, del resto, parlano chiaro: cresce fatturato e marginalità, con la prospettiva di arrivare nel 2021 a 240 milioni, in anticipo rispetto al piano industriale che prevedeva di raggiungere quota 250milioni nel 2023 ed in netta ripresa rispetto ai 185 del 2020 ed ai 155 del 2019. "Il driver principale della nostra crescita è l’ampliamento della gamma dei nostri prodotti – sottolinea Iotti – grazie all’innovazione ed alle acquisizioni".