Manovra 2023, oltre 4 milioni di pensionati perdono 1.200 euro all'anno: chi e perché

Crescono di più le pensioni minime mentre saranno ridotti gli incrementi di quelle più alte. Chi ci rimette e chi ci guadagna

Aumenteranno di più le pensioni minime mentre di meno quelle più alte. Questo per effetto della Manovra economica appena varata dal Consiglio dei ministri del Governo Meloni che ha deciso di mettere mano al meccanismo di rivalutazione che era previsto dal Governo Draghi.

Pensioni minime

Ci sarà infatti una rivalutazione del 120% delle pensioni minime che le porterà a una cifra di 574 euro mentre (ma già si parla di arrivare a 600 euro in fase di emendamenti in Camera e Senato).

Le altre pensioni

Per le altre pensioni si va dalla rivalutazione al 100% dei trattamenti pensionistici pari o inferiori a quattro volte il minimo fino alla rivalutazione al 35% dei trattamenti pensionistici superiori a dieci volte il trattamento minimo. Tutte le pensioni aumenteranno, ma alcune, le più alte, saliranno di meno di quanto previsto dal Governo Dragni a partire dal 2023.

Che pensioni saranno "tagliate"

La riduzione delle rivalutazione colpirà, secondo le stime dello Spi Cgil (il sindacato dei pensionati della Camera del Lavoro), le pensioni superiori ai 1.800 euro netti al mese.  

La perdita

"Una perdita media pro-capite di oltre 1.200 euro all’anno per 4,3 milioni di pensionati", sono questi i primi calcoli effettuati dallo Spi-Cgil del taglio alla rivalutazione delle pensioni sopra quattro volte il trattamento minimo, allo studio del governo.

Il sindacato

"L’adeguamento delle pensioni al costo della vita subirebbe così una drastica riduzione in particolare per quei pensionati che hanno lavorato e versato i contributi per 40 anni e oltre e che non percepiscono affatto un assegno alto ma di 1.800 netti al mese.Stiamo sostanzialmente parlando di pensioni di lavoratori dipendenti, frutto di una vita di lavoro e che ora rischiano di avere una rivalutazione di gran lunga inferiore a quella che dovevano percepire secondo la legge in vigore".

Le critiche del sindacato

"Il governo si appresta quindi a compiere l’ennesimo danno ai pensionati italiani utilizzandoli come bancomat per recuperare risorse e negando loro la possibilità di recuperare una parte del loro potere d’acquisto. Si tratta di una scelta iniqua e scellerata, oltretutto assunta senza alcun confronto con i sindacati", conclude la Cgil.

Pensionati come bancomat

"Sulle pensioni con un piccolo accorgimento, espediente, fanno vedere che crescono un po' quelle pensioni minime, 25 euro in due anni però prelevano dalle pensioni tre miliardi. Fanno cassa sui pensionati!". Lo ha detto Giuseppe Conte, leader del M5S