Reddito di cittadinanza, arriva la stretta: cosa cambia e chi lo perderà

Via libera a un emendamento presentato dal centrodestra in commissione. Forza Italia: "Norma spazzadivani"

Regole più rigorose per il reddito di cittadinanza. La stretta è il frutto di un voto alle commissioni della Camera su un emendamento presentato dalle forze di centrodestra che ha ricevuto il voto contrario del Movimento 5 Stelle. Si profila, quindi, un nuovo fronte di polemica all'interno di una maggioranza negli ultimi tempi piuttosto traballante.

Cardine dell'emendamento votato nelle commissioni è l'aggiunta, nel calcolo dei rifiuti che possono costare la perdita del benefici, del No a un'offerta congrua a chiamata diretta da un datore di lavoro privato, che viene quindi "equiparato" a un centro per l'impiego. Le offerte congrue possono essere proposte "direttamente dai datori di lavoro privati" ai beneficiari che firmano il Patto per il lavoro (in cui è previsto l'obbligo di accettarne almeno una di tre). Il datore di lavoro privato comunica quindi il rifiuto al centro per l'impiego ai fini della decadenza.  In pratica, dopo due no ad offerte "congrue", d'ora in poi sia pubbliche che private, si sarà costretti necessariamente ad accettare, pena la decadenza del beneficio. Il provvedimento, nelle intenzioni di chi l'ha proposto, punta a risolvere il problema della carenza di manodopera, soprattutto nei settore turistico e ricettivo. La misura è immediatamente esecutiva.

Le reazioni

Una norma che Forza Italia non esita a definire "spazzadivani" e che per la Lega sarà utile a reperire lavoratori soprattutto ora che inizia la stagione estiva. Secondo le forze di centrodestra, pronte a raccogliere le istanze degli imprenditori, il reddito rappresenta infatti un deterrente all'accettazione di nuovi impieghi da cui deriverebbe la mancanza di camerieri, bagnini e baristi. Da qui dunque gli emendamenti, identici, presentati da Noi con l'Italia, FdI, Lega, Forza Italia e gruppo Misto. Il Movimento 5 Stelle ha votato contro, ma in Commissione, complici probabilmente anche le ore piccole, non si è consumato nessun pericoloso incidente diplomatico. Anche se, nella mattinata di oggi, sabato 2 luglio, la senatrice pentastellata Barbara Floridia, candidata alle primarie per il cosiddetto "campo largo" in vista delle Regionali siciliane, ha alzato un muro sulla questione. "Il reddito di cittadinanza è una misura complessa che può essere migliorata - ha detto, rispondendo a una domanda in cui si chiedeva della possibilità di un dialogo con Italia Viva, Azione e + Europa - ma con chi mette in discussione questa misura, non solo rivoluzionaria ma salvifica, non abbiamo niente da dirci"