Recovery, il piano soddisfa i parametri Ue. Tasse, pensioni e ambiente: tutte le riforme

Il Consiglio dei ministri è slittato di quasi 12 ore (era previsto alle 10) per contrasti interni e perplessità di Bruxelles, poi superati. Ora il Pnrr verrà trasmesso in Parlamento

Mario Draghi

Mario Draghi

Roma, 24 aprile - E' terminata intorno alle 23.30 in Consiglio dei ministri la relazione del ministro Daniele Franco sul Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) legato ai fondi del Recovery plan. Il Cdm, in un clima che viene definito dai partecipanti "positivo", ha preso atto dell'informativa. Ora il Pnrr verrà trasmesso in Parlamento. "Il Piano è in piena coerenza con i sei pilastri del Next generation Eu e soddisfa i parametri fissati dai regolamenti europei, con una quota di "progetti verdi pari al 40% e di progetti digitali del 27%". E' quanto si legge in una nota del Cdm. "Il 40% circa delle risorse sono destinate al Sud, a testimonianza dell'attenzione al riequilibrio territoriale. Il Piano è fortemente orientato all'inclusione di genere e al sostegno all'istruzione e occupazione dei giovani e contribuisce a ciascuno dei 7 progetti di punta della Strategia sulla crescita sostenibile Ue. Gli impatti ambientali indiretti sono stati valutati e la loro entità minimizzata".

Il risultato arriva al termine di una giornata convulsa, con il Consiglio dei ministri, inizialmente fissato per le 10 di stamattina, e slittato di quasi 12 ore. Sono stati prima i contrasti interni su alcuni provvedimenti e poi le perplessità di Bruxelles riguardo le riforme strutturali, che l'Italia dovrà attuare, contenute nel testo a far slittare più volte l'orario di inizio. A sbloccare la situazione sarebbe stata una lunga telefonata fra il presidente del consiglio Mario Draghi e la presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen. "Green light dalla Commissione Europea". La conferma, in apertura del Cdm, arriva dal ministro dell'Economia Daniele Franco, che sta illustrando il Pnrr ai ministri. Il responsabile dell'Economia ha così confermato che la lunga e serrata interlocuzione con Bruxelles è andata a buon fine.  della disputa nella maggioranza era la necessità di prorogate il Supebonus fino al 2023. Nel corso del Consiglio dei ministri sarebbe arrivato l'impegno dal ministro dell'Economia, Daniele Franco, per la proroga al 2023 del Superbonus.

Sei missioni, quattro grandi riforme, tre priorità trasversali di sostegno a giovani, donne, Sud. Sono i grandi capitoli che compongono il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr): una bozza di 318 pagine indica come l'Italia intende spendere i 191,5 miliardi in arrivo dal  Recovery fund più le risorse dal bilancio dello Stato, puntando a un impatto sulla crescita del 3,6% nel 2026. Le riforme riguardano  pubblica amministrazione, giustizia, semplificazione della legislazione e promozione della concorrenza, modernizzazione del mercato del lavoro, il rafforzamento della concorrenza nel mercato dei prodotti e dei servizi e la riforma del fisco. Nel complesso, il 60,4% delle risorse è destinato a investimenti pubblici, il 12,6 è costituito da spesa corrente, il 18,7, sono incentivi alle imprese, il 5 trasferimenti alle famiglie e il 2,6 sono riduzioni di contributi datoriali. La spesa per investimenti in costruzioni rappresenta il 32,6 per cento della spesa complessiva, seguita dai trasferimenti alle imprese (18,7 per cento) e dalla spesa per prodotti informatici ed ottici (12,4 per cento). Quote rilevanti sono detenute anche dalla R&S (6,2 per cento) e dalla realizzazione di piattaforme informatiche e database (3,8 per cento), direttamente correlati all'innovazione digitaleRecovery plan da 280 miliardi agli atti conclusivi, e oggetto del  Consiglio dei ministri convocato inizialmente alle 10 ma slittato nel pomeriggio.  Un titardo probabilmente dovuto alla necessitùà di limare alcuni punti e trovare un accordo su altri come la durata del superbonus. Proprio le discussioni interne alla maggioranza su alcuni provvedimenti come il Superbonus ad aver spostato in avanti l'orario del Cdm. Non solo. Ci sarebbero nelle ultime ore anche continue interlocuzioni su Bruxelles proprio sulle riforme che il piano dovrebbe contenere. Doveva iniziare alle 10, poi è slittato alle14. Ma dopo ore di attesa il Cdm è stato fissato alle 21.30. Il testo, assicurano da Palazzo Chigi, è in dirittura d'arrivo, "lo stiamo chiudendo", e il Cdm, al momento non ancora convocato, "si terrà sicuramente in giornata". A far tardare il Cdm, una serie di nodi politici - a partire dalla proroga del superbonus edilizio al 2023 - ma anche un confronto serrato con Bruxelles sul capitolo delle riforme. In particolare, riferiscono fonti Mef, la matassa più difficile da sbrogliare sarebbe stata quella inerente la riforma del fisco.

Il Governo ha predisposto uno schema di governance del Recovery plan che prevede una struttura di coordinamento centrale al ministero dell'Economia. Questa struttura supervisiona l'attuazione ed è responsabile dell'invio delle richieste di  pagamento alla Commissione Europea, invio che è subordinato al raggiungimento degli obiettivi previsti. Accanto a questa struttura di coordinamento, agiscono una struttura di  valutazione e una struttura di controllo. 

Intanto escono una serie di indiscrezioni sula  bozza predisposta dagli esperti del governo Draghi. Eccone le principali e alcune curiosità

Sanità

L' assistenza sanitaria territoriale verrà finanziata con 7 miliardi. Saranno istituite Case della Comunità come "perno delle prestazioni sul territorio in ambito socio-sanitario (con un investimento di 2 mld) e si punta sull'assistenza domiciliare, al fine di migliorare le prestazioni offerte in particolare alle persone vulnerabili e disabili anche attraverso il ricorso a nuove tecnologie (investimento 4 mld). L'erogazione di cure intermedie è demandata agli Ospedali di Comunità In particolare, si prevede l'attivazione di 1.288 Case della Comunità entro la metà del 2026, che potranno utilizzare sia strutture già esistenti sia nuove. Si punta poi ad aumentare il volume delle prestazioni rese in assistenza domiciliare fino a prendere in carico, entro la metà del 2026, il 10% della popolazione di età superiore ai 65 anni.  Attualmente lo standard del 10% per l'assistenza a domicilio è raggiunto solo in quattro 4 regioni.  Un 'investimento di 1,91 mld prevede "la sostituzione dei macchinari con l'acquisto di 3.133 nuove grandi apparecchiature ad alto contenuto tecnologico (Tac, risonanze magnetiche, acceleratori lineari, sistema radiologico fisso, angiografi, gamma camera, gamma camera/Tac, mammografi, ecotomografi).

Fisco

Raccolta e razionalizzazione della legislazione fiscale in un testo unico, integrato e coordinato con le disposizioni normative  speciali, da far a sua volta confluire in un unico Codice tributario. La possibile revisione dell'Irpef ha il duplice  obiettivo di semplificare e razionalizzare la struttura del prelievo e di ridurre gradualmente il carico fiscale, preservando la progressività', incentivando la tax  compliance e sostenendo la partecipazione al lavoro delle donne e dei giovani. E' necessario che le nuove regole dell'Irpef abbiano una certa stabilità nel tempo. Il Piano ricorda anche l'assegno unico universale, che segna un cambio di paradigma nelle politiche per la famiglia e a sostegno della natalità': le risorse destinate alle famiglie con figli saranno gradualmente potenziate e concentrate su un'unica misura nazionale di sostegno, secondo criteri di universalita' e progressivita'. 

Identità digitale

Creare una nuova Piattaforma unica di notifiche digitali per comunicare efficacemente con cittadini e imprese garantendo la validita' legale degli atti. Lo prevede l'ultima bozza del  Recovery plan atteso in Consiglio dei ministri domani. Il governo punta a rafforzare l'Identità digitale "raggiungendo oltre 40 milioni di Italiani con le piattaforme esistenti per l'identificazione (Cie e Spid) e completando su tutti i comuni l'estensione dell'Anagrafe della Popolazione residente" e a favorire i pagamenti digitali tra cittadini e pubblica amministrazione, "promuovendo l'adozione di PagoPA in oltre 14.000 amministrazioni locali". 

Pubblica amministrazione

Snellire e rendere più efficaci e mirate le procedure di selezione e favorire il ricambio generazionale; Buona amministrazione, per semplificare norme e procedure; Competenze, per allineare conoscenze e capacità organizzative alle nuove esigenze del mondo del lavoro e di una amministrazione moderna; Digitalizzazione, quale strumento trasversale per meglio realizzare queste riforme. Sull'accesso nella pubblica amministrazione la bozza sottolinea come Il ricambio generazionale nell'ultimo decennio sia stato lento e parziale, ad eccezione del comparto della scuola con un assunto ogni due uscite nelle amministrazione locali e uno ogni tre in quelle centrali.  Obbiettivo non solo per ringiovanire il volto della pubblica amministrazione ma anche per ridefinire le competenze (più profili tecnici e soft skills) e favorire l'ingresso di professioni del futuro (tra le altre, digitale e big data)". Sarà realizzata una piattaforma unica per il reclutamento nelle Amministrazioni centrali che sarà messa a disposizione oltre che delle amministrazioni anche dei dipendenti pubblici che possono aggiornare le informazioni sulle loro capacità e competenze e eventualmente proporsi per le posizioni vacanti e dei candidati esterni per avere informazioni sui concorsi e sulle possibilità di assunzione. Pur rimanendo il concorso la modalità ordinaria per l'accesso al pubblico impiego, sono definiti altri percorsi di reclutamento. quali il programma High Flyers con un percorso rapido per i profili alti (giovani con dottorati, master e esperienze internazionali).

Concorrenza

"Un fattore essenziale - si legge nella bozza  per la crescita e l'equità è la promozione e la tutela della concorrenza. La Commissione europea e l'Autorità garante della concorrenza e del mercato, nella loro indipendenza istituzionale, svolgono un ruolo efficace nell'accertare e nel sanzionare cartelli tra imprese, abusi di posizione dominante e fusioni o acquisizioni di controllo che ostacolano sensibilmente il gioco competitivo. Il governo s'impegna a presentare in Parlamento il disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza, o comunque a approvare norme che possano agevolare l'attività d'impresa in settori strategici, come le reti digitali, l'energia e i porti". Alcune di queste norme sono già individuate nel Piano, ad esempio il completamento degli obblighi di gara per i regimi concessori oppure la semplificazione delle autorizzazioni per la realizzazione degli impianti di gestione dei rifiuti. 

Superbonus prorogato al 2023

Si intende estendere la misura del Superbonus 110% dal 2021 al 2023. Si legge nell'ultima bozza del  Recovery plan, che precisa come il sostegno sarà fornito in forma di detrazione fiscale pari al 110% delle spese sostenute, usufruibili in un periodo di 5 anni per chi intende effettuare ristrutturazioni energetiche e antisismiche degli edifici residenziali. La misura prevede l'introduzione di strumenti finanziari come la cessione del credito e il pagamento anticipato. Gli investimenti consentiranno la ristrutturazione di circa 50.000 edifici/anno, per una superficie totale di 20 milioni di mq/anno. Il risparmio energetico previsto permetteraà di  raggiungere circa 291 Ktep/anno. Dopo settimane di lavoro, siamo contenti di constatare che nel PNRR ci siano oltre 10 miliardi di euro per il Superbonus. Inoltre nel fondo investimenti ci sono altri 8 miliardi di euro. La delegazione del Movimento 5 Stelle in Cdm chiedera' garanzie nero su bianco affinche' nei prossimi provvedimenti economici venga prorogato al 2023". Cosi' Stefano Patuanelli, Federico D'Inca', Luigi Di Maio, Fabiana Dadone in una nota.

Agricoltura

Poco meno di 4 miliardi di euro (3,88) per cambiare volto all'agricoltura italiana rafforzandone la competitività, accompagnandone l'evoluzione sul piano energetico, più sostenibile sul piano produttivo e più forte sul piano infrastrutturale per fronteggiare i cambiamenti climatici e il dissesto idrogeologico. I principali assi agroalimentari riguardano i contratti di filiera e di distretto  per i quali è previsto un budget di 833,3 milioni di euro. Un'analoga somma (833,3 milioni) è messa a disposizione del Piano per la logistica come anche della realizzazione del "parco agrisolare" mentre un plafond di 500 milioni di euro sarà destinato alle innovazioni nella meccanizzazione e negli impianti di molitura.  Infine, sempre nell'ottica dei principali assi di intervento, 880 milioni di euro saranno destinati gli investimenti per l'adeguamento delle infrastrutture irrigue per migliorare la gestione delle risorse idriche. Di questa somma circa 360 milioni riguarderanno progetti gia' in corso mentre oltre 500 progetti nuovi.

Turismo

Sono 2,4 i miliardi di euro per il turismo 4.0 L'insieme di interventi mira all'innovazione e la digitalizzazione delle imprese del settore, la promozione di nuovi modelli di organizzazione di lavoro e lo sviluppo di competenze.  Roma  "beneficerà di una linea d'intervento dedicata al rilancio della sua attrattività in occasione dei prossimi grandi eventi turistici che la vedranno protagonista come la Ryder Cup del 2022 e il Giubileo del 2025".

Ferrovie e alta velocità

Per potenziare la rete ferroviaria (Alta velocità'/capacità, materiale rotabile, nodi, stazioni e ammodernamenti tecnologici)  pronti 24,97 miliardi. La parte del leone la fanno le reti ad alta velocità', che assorbono quasi 15 miliardi I tre progetti previsti al Mezzogiorno - completamento della Napoli-Bari, della Palermo-Catania e della Salerno-Reggio Calabria - valgono 4,64 miliardi. Quasi doppio (8,57 miliardi) l'impegno economico per le tre linee da completare nel Nord Italia: la Brescia-Padova, la Liguria-Alpi e la Verona-Brennero (inclusa la Fortezza-Verona). All'avanzamento di tre dorsali nel Centro-Sud sono assegnati 1,58 miliardi. I progetti finanziati sono la Roma-Pescara, la Orte-Falconara e la Taranto-Battipaglia.

Connessioni a 1 Gbps

Portare connessioni a 1 Gbps su tutto il territorio nazionale entro il 2026. Per mantenere la promessa di una Gigabit society universale basata su un'infrastruttura di reti fisse e mobili ad altissima capacità (Very High Capacity Network). "L'investimento sarà accompagnato da un percorso di semplificazione dei processi autorizzativi che riconosca le infrastrutture per la cablatura in fibra ottica e per la copertura 5G come strategiche, velocizzandone così la diffusione sul territorio" prosegue la bozza.  In particolare, sono state stanziate risorse per: portare la connettività a 1 Gbps direttamente all'edificio (Piano Italia a 1 Gbps) per oltre 8 milioni di famiglie, imprese ed enti nelle aree grigie del paese, facendo leva su un insieme di soluzioni in fibra e Fixed Wireless Access/5G; garantire la connettività a 1 Gbps con l'impiego di un insieme di tecnologie (Ftth/B, Fwa, Fwa-5G) per 500.000 unità abitative nelle aree residuali, le cosiddette case sparse; completare la copertura di 9.000 edifici scolastici e oltre 12.000 ospedali.  Si punta poi a incentivare lo sviluppo e la diffusione dell'infrastruttura 5G nelle aree mobili a fallimento di mercato come parchi naturali e siti archeologici; supportare la diffusione della copertura 5G lungo oltre 2.000 km di corridoi di trasporto europei e 15.000 km di strade extra-urbane.

Colonnine per le auto elettriche

Circa 14mila colonnine di ricarica elettrica pubblica nelle città e la creazione di percorsi ciclabili urbani per 570 km e turistici per oltre 1.200 km. TLo sviluppo di un'adeguata rete infrastrutturale di ricarica elettrica pubblica  prevede 7.500 punti di ricarica nelle superstrade e di circa 13.750 punti di ricarica in centri urbani. L'obiettivo è anche di accelerare la diffusione di trasporto pubblico locale verde, "con un programma di grande rinnovamento del parco bus oramai obsoleto,  di treni e navi verdi .

Giustizia

Le riforme dei processi civili e penali, del Csm e della giustizia tributaria. Sono previsti anche interventi sull'organizzazione della macchina giuiziaria, a cominciare dall'Ufficio per il processo, un team di personale qualificato di supporto al giudice, per agevolarlo nelle attività preparatorie del giudizio.  Per ogni riforma sono indicati i tempi di attuazione. Sia per il processo penale che per quello civile si prevede che relative le leggi delega possano essere adottate entro settembre 2021 e che i decreti attuativi possano essere approvati entro settembre 2022. L'impatto sulla durata dei procedimenti "potrebbe verosimilmente stimarsi alla fine del 2024". La riforma della giustizia tributaria si stima possa essere approvata entro il 2022.

Scuola

Saranno 32,32 miliardi i fondi complessivi destinati alla scuola. I fondi avranno due principali obiettivi: il potenziamento dei servizi di istruzione (dagli asili nido alle università'), per cui sono destinati 19,88 miliardi; e ricerca e impresa, a cui andranno 12,44 miliardi. Le criticità individuate nella bozza del Pnrr sono: le carenze strutturali nell'offerta di servizi di educazione e istruzione primarie, che riducono anche il tasso di occupazione femminile (e quindi la crescita del Mezzogiorno); l'abbandono scolastico e divari territoriali; la bassa percentuale di adulti con istruzione terziaria; la difficoltà di dialogo tra istruzione e lavoro; il basso livello di spesa in scuola e ricerca; il basso numero di ricercatori; la ridotta domanda di innovazione e la limitata integrazione dei risultati della ricerca nel sistema produttivo. "Per affrontare e risolvere queste criticità - si lege nella bozza -  occorre agire lungo tutto il percorso di istruzione: dalla  scuola primaria all'università. Da un lato, occorre arricchire la scuola obbligatoria e media superiore con l'insegnamento delle abilità fondamentali e delle conoscenze applicative coerenti con le sfide che la modernità pone. Dall'altro, occorre consentire ai percorsi universitari una maggiore flessibilità e permettere la specializzazione degli studenti in modo piu' graduale", La missione poggia quindi sui seguenti assi portanti: miglioramento qualitativo e quantitativo dei servizi di istruzione e formazione; miglioramento dei processi di reclutamento e di formazione degli insegnanti; ampliamento delle competenze e potenziamento delle infrastrutture; riforma e ampliamento dei dottorati; rafforzamento della ricerca e diffusione di modelli innovativi per la ricerca di base e applicata condotta in sinergia tra universita' e imprese; sostegno ai processi di innovazione e trasferimento tecnologico; potenziamento delle condizioni di supporto alla ricerca e all'innovazione.Costruzione, riqualificazione e messa in sicurezza degli asili e delle scuole materne e offrire un concreto aiuto alle famiglie, incoraggiando la partecipazione delle donne al mercato del lavoro e la conciliazione tra vita familiare e professionale. La misura consentirà la creazione di circa 228.000 posti, di cui 152.000 per i bambini 0-3 anni e circa 76.000 per la fascia 3-6 anni. 

Mense e palestre

Un investimento di un miliardo per l'estensione del tempo pieno e delle mense anche attraverso la costruzione o la ristrutturazione degli spazi delle mense per un totale di circa 1.000 edifici entro il 2026.  Il piano è gestito dal Ministero dell'Istruzione ed è attuato, quanto alla costruzione e riqualificazione delle mense e palestre, dagli Enti locali proprietari dei relativi edifici. La durata stimata del progetto è di 5 anni (fino al 2026). 

Laurea valida come esame di Stato

Spunta anche la "riforma delle lauree abilitanti" . La riforma prevede la semplificazione delle procedure per l'abilitazione all'esercizio delle professioni - si legge - rendendo l'esame di laurea coincidente con l'esame di stato, con ciò rendendo semplificando e velocizzando l'accesso al mondo del lavoro da parte dei laureati.

Stop alla fuga dei cervelli

"Un investimento di 1,25 milioni per cinque anni per ciascuno dei progetti, al massimo 480, presentati da giovani ricercatori al fine di trattenerli all'interno del sistema economico italiano". Il modello è quello dei bandi del Consiglio Europeo della Ricerca (Erc) e delle borse di studio europee 'Marie Skłodowska-Curiè. Grazie ai finanziamenti, si legge nel documento, i giovani ricercatori potranno maturare una prima esperienza di responsabilità di ricerca. Una parte del contributo sarà vincolata all'assunzione di almeno due ricercatori non a tempo indeterminato e una parte "a brevi periodi di mobilità per attività di ricerca o didattica in altre località in Italia o all'estero"

19 piccole isole green

Nelle piccole isole la mancanza di connessione con la terra ferma, e la necessita' di una maggiore efficienza energetica, oltre allo scarso approvvigionamento idrico e al complesso processo di gestione dei rifiuti "sono solo alcune delle sfide" che si trovano ad affrontare "e che suggeriscono la necessita' di un mix specifico di azioni per avvicinarsi a un modello di sviluppo sostenibile". Quindi "gli investimenti saranno concentrati su 19 piccole isole, che faranno da 'laboratorio' per lo sviluppo di modelli '100% green' e autosufficienti".

Pensioni, addio a Quota 100

Fra i provvedimenti c'è anche la canzellazione di quota cento, il provvedimento introdotto dal governo gialloverde M5S Lega, soprattutto per la volontà del leader leghista Matteo Salvini che permetteva un'uscita anticipata dal mondo del lavoro.  In tema di pensioni, la fase transitoria di applicazione della cosiddetta Quota 100 terminerà a fine anno e sarà sostituita da misure mirate a categorie con mansioni logoranti. E' quanto si legge nella bozza di Pnrr che decide di non prorogare la forma di pensionamento anticipato introdotto nel 2019 sperimentalmente per 3 anni , voluto dalla Lega, che consente l'uscita anticipata dal mondo del lavoro per chi vanta almeno 38 anni di contributi con un'età anagrafica minima di 62 anni. Tra le ipotesi una Quota 102 formata da 64 anni anagrafici e da 38 di contributi.