"Pubblica amministrazione, la prima riforma". Parola di Ocse

Nel rapporto Going for Growth 2021 indicata come priorità in un'Italia dove crescono le disuguaglianze e la povertà

Dipendenti pubblici

Dipendenti pubblici

Roma - La pandemia ha aggravato le disuguaglianze in Italia ma senza riforme strutturali non ci potrà essere vera crescita. E' il messaggio che arriva dall'Ocse che nel suo  nel rapporto 'Going for Growth 2021' che tra le priorità per il nostro Paese "una pubblica amministrazione più efficiente" è un "fattore chiave" per rafforzare le riforme strutturali e per rafforzare la risposta alla crisi. Un messaggio chiaro al governo che con il Decreto sostegni bis si prepara a chiedere un nuovo scostamento di bilancio da 40 miliardi e peraltro nel mese scorso nel “Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale” sulla pubblica amministrazione ha da poco concesso aumenti medi di 107 euro ai dipendenti statali.

Fisco

L'Ocse raccomanda di "razionalizzare le spese fiscali in base all'efficacia, di semplificare le fasce Iva; di accelerare l'aggiornamento dei valori catastali" e di "migliorare il coordinamento tra le agenzie fiscali e le altre agenzie di regolamentazione, per facilitare un approccio olistico alle indagini basato sul rischio".

Lavoro 

Inoltre l'Ocse invita a "consolidare tutti gli incentivi all'assunzione in un taglio permanente dei contributi previdenziali per i primi 3 anni a tutti i nuovi contratti a tempo indeterminato. L'organizzazione di Parigi raccomanda anche di "rimuovere gli ostacoli legali al telelavoro", di "aumentare la consapevolezza e le competenze dei manager per supportare la diffusione tecnologica, l'innovazione e il miglior utilizzo della forza lavoro", di introdurre "riforme complete delle banche cooperative e mutue" e "riforme complete del regime di insolvenza, compresa l'attuazione di nuovi codici di insolvenza posticipati".

Più coordinamento

Troppi livelli decisionali e poca coordinazione. Per l 'Ocse, "devono essere superate le variazioni nell'attuazione regionale e i disincentivi per il coordinamento tra i livelli di governo". "La chiarezza sulle priorità infrastrutturali fondamentali a lungo termine, basata sulla loro capacità di aumentare la crescita e ridurre il costo della vita e di fare affari - si legge nel rapporto - valutate utilizzando un'analisi costi-benefici, potrebbe aiutare ad aumentare gli investimenti privati". Inoltre, secondo l'Ocse, occorre "monitorare l'impatto delle riforme degli appalti per sostenere gli investimenti e apportare ulteriori modifiche se necessario". Nonche' "istituzionalizzare i miglioramenti nelle prestazioni dei servizi di pubblica utilita', compreso il proseguimento della razionalizzazione dei servizi pubblici locali e l'apertura dei servizi pubblici locali alla concorrenza come previsto"

Giustizia

Piu' nel dettaglio, secondo l'Ocse, "riforme giudiziarie per migliorare i processi amministrativi e un maggiore utilizzo di meccanismi alternativi di risoluzione delle controversie porterebbero a un'applicazione piu' equa della legge". E ancora: "Una maggiore digitalizzazione può ridurre l'informalità, ampliare la base imponibile e migliorare la destinazione dei benefici sociali". Inoltre, "gli sforzi per introdurre interfacce digitali di facile utilizzo dovrebbero essere combinati con l'impegno a semplificare le procedure amministrative a tutti i livelli di governo. Un calendario chiaro per snellire i processi normativi, con priorità in base al loro costo per le imprese, e una chiara definizione delle responsabilità faciliterebbero l'attuazione, riducendo l'incertezza e i costi. Una regolamentazione piu' uniforme tra le regioni ridurrebbe i costi di investimento per le aziende locali e straniere".

Italia più povera

Nel suo rapporto l' Ocse mette in evidenza che in Italia molti problemi strutturali, che vanno ancora indirizzati, erano preesistenti alla crisi pandemica. Il Pil pro capite degli italiani risulta inferiore del 26% a quello dei 18 Paesi Ocse più ricchi e che la produttività nel nostro paese è inferiore del 17% rispetto ai migliori risultati dell'Ocse. Per quanto invece riguarda il tasso di disoccupazione l'organizzazione di Parigi ricorda che esso "è basso ma stava lentamente aumentando prima della crisi del 2020" e che la "diseguaglianza è piu' alta che nelle altre economie avanzata". Secondo l'Ocse in Italia il 20% delle famiglie più povere guadagna il 6,6% del reddito totale. Sul fronte dell'ambiente l' Ocse segnala che il Italia i tre quarti della popolazione "è esposto a livelli dannosi di inquinamento", anche se le emissioni di gas a effetto serra "sono scese negli ultimi anni".

Il ministro  "La cirsi sanitaria ha contribuito ad accelerare le tendenze già in atto come la digitalizzazione e la necessità di far fronte alla crisi climatica". Per Franco, inoltre, "bisognerà dare la priorità a quelle azioni che prevengano danni sociali, migliorando il sistema sanitario e combattendo la povertà. Alcune riforme invece rischiano di rallentare la ripresa e vanno introdotte gradualmente, come la carbon tax".