Pagamenti col Pos: per i commercianti l'obbligo scatterà solo sopra i 60 euro

Nell'ultima bozza della legge di bilancio il limite dell'esenzione è stato alzato da 30 a 60 euro. Fino a quell'importo niente multe in caso di rifiuto di pagamenti con carta e bancomat

Buone notizie in arrivo da Roma per i commercianti. Sale infatti da 30 a 60 euro il limite oltre il quale gli esercenti sono esentati dall'obbligo di consentire il pagamento con carte e bancomat. Lo prevede l'ultima bozza circolata ieri della legge di bilancio all'articolo 69, dopo le richieste e le pressioni in tal senso fatte sul governo dalle categorie interessate. Stando dunque all'ultima versione del documento, che dovrà passare al vaglio del Parlamento, le sanzioni previste per il mancato utilizzo del Pos scatterebbero per scontrini superiori a 60 euro  e non più 30 euro, come indicato nella precedente bozza. Esattamente il doppio. 

Le sanzioni

Fino a 59,99 euro, dunque, negozianti e profesionsti  possono rifiutarsi di acccettare il pagamento attraverso bancomat, carte di credito e app digitali, esigendo i contanti, senza per questo incappare in multe. A quanto ammonteranno le sanzioni? Questo è ancora da capire. Se rimanessero invariate, la cifra sarebbe quella determinata  dall'articolo 19-ter del decreto numero 152/2021 in caso di violazione dell'obbligo di cui sopra: 30 euro, più il 4% del valore della transazione. 

Perché gli esercenti preferiscono non utilizzare il Pos? Per le commissioni che devono versare a fronte di ogni pagamento elettronico: queste variano dallo 0,45% al 4,5%, a seconda che si tratti di bancomat o carte di credito, con dei limiti massimi, legati ai circuiti utilizzati e all'importo del pagamento. La tendenza a preferire il contante rimane, anche se diverse banche hanno stabilito che sotto di certi limiti la commissione non si paga. 

Reazioni

La misura indicata nella bozza sembrerebbe tuttavia non bastare- Per il il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara "la permanenza dell'obbligo del Pos per i commercianti, nonostante venga alzata la soglia da 30 euro a 60 euro con la legge di bilancio, stride con l'aumento del tetto per l'utilizzo del contante destinato a salire a 5.000 euro con la stessa manovra".  "L'innalzamento del tetto al contante, come correttamente prospettato, si pone l'obiettivo di favorire una crescita dei consumi, anche utilizzando riserve di famiglie, magari lecitamente custodite in casa o nelle cassette di sicurezza in banca. La mancata eliminazione dell'obbligo del Pos, invece, non solo rappresenta una forte penalizzazione per le imprese di minore dimensione e soprattutto per i piccoli commercianti, ma soprattutto va nella direzione opposta, quantomeno come segnale politico, rispetto all'utilizzo libero della moneta di carta" conclude Ferrara.