Shopping e servizi, rivoluzione outlet: "Scalo Milano? Un vero ecosistema"

Asilo nido e ricariche elettriche, il villaggio di Locate Triulzi si integra col territorio: "Rigenerazione urbana"

Scalo Milano

Scalo Milano

Milano -  Quando Davide Lardera e la famiglia Lonati di Brescia, gruppo imprenditoriale che ha il suo core business nell’industria meccanotessile, si sono incontrati nel 2018, hanno deciso di non lasciarsi più collezionando successi e dando un nuovo volto a Scalo Milano a Locate di Triulzi: "Io sono milanese doc e venivo da vent’anni di esperienza nel settore real estate, due elementi che hanno convinto la società ad affidarmi il ruolo di amministratore delegato. La prima cosa che notai era che l’outlet non aveva una struttura ben definita, allora si chiamava Shopping Village, un format che non avevo mai sentito e che all’epoca confondeva i clienti. Il primo passaggio è stato comunicare ai cittadini in maniera diretta chi eravamo, un outlet, il secondo, presentarci in quanto realtà fortemente integrata al territorio milanese, dato che siamo a quindici minuti dal centro. Ad oggi siamo l’unico outlet cittadino d’Italia, formato da un ecosistema di 150 negozi e che dà lavoro a 1.200 persone, con in progetto un lavoro di ampliamento che partirà il 2 gennaio, con l’inserimento di 32 nuove attività su 9mila metri quadrati e con data di scadenza prevista per la primavera 2024".

Che Natale offre Scalo Milano ai propri visitatori? "Innanzitutto ci teniamo a sottolineare l’affetto dei nostri clienti: nell’ultima settimana di novembre abbiamo raggiunto il fatturato record da quando Scalo ha aperto nel 2016. Stiamo notando che le persone, nonostante gli ultimi due anni complicati, sono ritornate a vivere il piacere di fare spese direttamente in negozio, e noi cerchiamo di fornire loro il servizio migliore. È anche per questo motivo che abbiamo inaugurato da poco una piazza e aperto The Place, hospitality lounge con servizi premium. Poi per le festività abbiamo organizzato una scenografia unica: in collaborazione con Vincenzo Dascanio, tra i più rinomati event designer, abbiamo ideato un vero e proprio viaggio-racconto fra le vie del villaggio dove i visitatori potranno ripercorrere la mattina di Natale con lo sguardo dei bambini".

Il vostro ecosistema quali attività include? "Ci piace definirci così perché pensiamo di fornire un valore aggiunto ai cittadini di Locate ma anche delle località confinanti. L’apertura di un asilo nido a partire dal primo settembre per noi è stato motivo d’orgoglio: oggi sono occupati 15 posti su 24, e questo ci fa capire che siamo riusciti a intercettare un bisogno esistente. Abbiamo attivato l’Esselunga locker, dove si può ritirare la spesa acquistata online, che può essere considerato un servizio di welfare gratuito per i nostri dipendenti, ci siamo dotati di undici colonne per ricaricare le macchine elettriche e del servizio di car sharing per chi vuole raggiungere Scalo Milano. Considerando che prima dell’outlet c’era una fabbrica dismessa, pensiamo di aver realizzato un’importante opera di rigenerazione urbana, in tutti i sensi".

Che strategie ha utilizzato Scalo Milano per consolidarsi sul territorio? "Una volta individuata la nostra utenza, Milano, Lodi, Pavia, maanche visitatori provenienti da Bergamo, dal Lecchese e dal Comasco, oltre a parecchi stranieri, abbiamo incominciato a stringere collaborazioni con alcune delle principali realtà culturali e sportive del capoluogo. Sosteniamo Caf Milano, progetti sociali come l’organizzazione no profit Il Pane Quotidiano, sponsorizziamo l’Olimpia Milano e l’Urania basket, e siamo partner della Triennale di Milano con cui ogni estate organizziamo campus estivi: un’iniziativa nata con l’obiettivo di aprire l’eccellenza della cultura e dell’arte ai bambini dei quartieri periferici di Milano, oggi però accogliamo ragazzi di tutti gli ambienti, proprio perché crediamo che la contaminazione possa essere la chiave per un’integrazione a 360 gradi".

Il 2022 si sta concludendo, le attese sono state rispettate? "Molto dipenderà da come andranno le prossime due settimane ma posso già dire che prevediamo una crescita del 25% sul 2021 rispetto al numero di visitatori (2,7 milioni l’anno scorso ndr ) e del 30% sul fatturato".