L’occupazione in Lombardia cresce ma non per tutti: crisi per agricoltura e commercio

Dopo il contraccolpo subito dal Covid, nel 2022 la Lombardia ha recuperato 91mila posti di lavoro

Agricoltura

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Milano, 17 marzo 2023 -  Dopo un 2021 per l’occupazione che aveva subito il contraccolpo del Covid, il 2022 segna la ripresa per il mercato del lavoro, pur trascinandosi croniche criticità, quale quella del forte gap tra occupazione maschile e femminile.

I dati dell’Istat aggiornati al quarto trimestre 2022 evidenziano, in generale, un recupero di occupati. A livello regionale, gli occupati tra i 15 e i 64 anni risultano essere 4,4 milioni tra i 16 e i 65 anni, di cui circa 2,5 milioni uomini, 1,9 donne. Per fare un confronto con il passato, nella fascia 15-89 anni risultano 4,4 milioni, 91mila in più del 2021, ma leggermente sotto il dato del 2019.

Sempre guardando al pre-Covid, si rileva una sostanziale stabilità tra i lavoratori dipendenti, mentre sono in calo gli indipendenti (844mila nel 2022, 903 mila nel 2019). Restano stabili gli occupati nell’industria in senso stretto (1,1 milioni), con alcune realtà che ancora faticano a recuperare i livelli pre-Covid (a Brescia sono 191mila nel 2022, rispetto ai 204 del 2019, nel Comasco 76mila rispetto agli 82mila del pre-Covid).

Si riducono, invece, i lavoratori in ambito agricolo, dai 63mila del 2019 ai 56mila del 2022, mentre l’exploit lo si registra nell’ambito delle costruzioni: da 240mila lavoratori del 2019, nel 2022 si è arrivati a 288mila, con un vero e proprio boom a Milano (da 58 a 71mila addetti), Bergamo (da 37 a 50mila), Brescia (da 29 a 46mila). Il mondo del commercio sembra, invece, quello che ha pagato più il dazio della pandemia, passando da 821mila addetti nel 2019 a 557 solo 3 anni dopo: Como passa da 54 a 18mila, Sondrio da 15 a 8, Bergamo da 84 a 49, Brescia da 89 a 59mila addetti, Lecco da 27mila a 18mila.

La buona notizia è che il tasso di disoccupazione sta tornando ai livelli ‘fisiologici’. Per la Lombardia, nel 2022 si parla del 4,9% di persone in cerca di occupazione, in calo rispetto al 6% del 2021 e anche sotto il 5,6% del 2019. In valori assoluti, parliamo comunque di 225mila persone che vorrebbero lavorare ma non trovano impiego. Tra le province lombarde, il tasso maggiore si registra a Sondrio e Como (entrambi al 6,4%), il più basso a Lecco (2,8%), mentre Brescia e Bergamo sono rispettivamente al 4,1% e al 3,4%.

Si conferma, però, il forte divario tra uomini e donne: per queste ultime, il tasso di disoccupazione è il 6,2% rispetto al 3,8% degli uomini (lo stesso gap si rileva nel tasso di attività), con punte sopra il 7% a Como, Sondrio, Brescia, Pavia. Le donne rappresentano anche la quota maggiore di inattivi, ovvero persone tra 16 e 64 anni che non lavorano e non cercano occupazione: in Lombardia sono 1.788.000, in calo rispetto a 1,8 milioni del 2020 e 2021, ma leggermente sopra la cifra di 1.759.000 del 2019. Tra le donne, il tasso di inattività raggiunge addirittura il 35,6% (28,3% la media regionale): a Brescia il dato più alto, con ben il 41,7%.