Supporto tecnico e incentivi economici, la Lombardia scommette sulle nocciole

Produzione e domanda in crescita a livello mondiale, la Regione punta a creare un distretto agricolo del settore

Nocciole

Nocciole

Milano, 12 ottobre 2019 - "La coltivazione delle nocciole è estremamente redditizia, sostenibile, con varietà nazionali di estrema qualità e può consentire di recuperare zone collinari abbandonate. Si tratta anche di un investimento sul futuro visto che la domanda crescerà per i prossimi 40 anni. La Regione Lombardia investirà risorse per sviluppare sul territorio la produzione di nocciole, aumentare la produzione nazionale e limitare le importazioni dalla Turchia. Si tratta anche di sicurezza alimentare, per il noto problema dell'alto contenuto di aflatossine delle nocciole turche".

Lo ha detto l'assessore regionale lombardo all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi che ha partecipato a Palazzo Pirelli al convegno sulla corilicultura in Lombardia alla presenza dei produttori lombardi e le principali aziende di trasformazione. Negli ultimi 15 anni la produzione mondiale è aumentata del 35%; l'Italia produce il 13% circa delle nocciole a livello mondiale ma importa il 43% del suo fabbisogno annuale, attingendo in gran parte dalla Turchia che rappresenta il primo produttore mondiale. "In Lombardia sono attive 294 aziende per 157 ettari sui 71.000 nazionali. Numeri in crescita, ma ancora marginali. Vogliamo sviluppare questa coltura - ha detto l'assessore - creando un distretto agricolo lombardo, per stimolare i principali player della trasformazione a investire in contratti di filiera anche in Lombardia". 

La Regione si attiverà per garantire un servizio tecnico di supporto alla nascita di nuove aziende e per individuare misure innovative per sostenere nei primi anni il reddito delle aziende che coltivano nocciole (incentivi per il biologico; particolari indennità compensative; anticipazione dei redditi futuri attraverso fondi e garanzie specifiche). Saranno poi previste misure specifiche nella futura programmazione Pac 2021/2027 e punteggi specifici soprattutto ove si realizzino investimenti comuni tra le aziende corilocolturali.