Narvalo Mask, la startup milanese delle mascherine “intelligenti”

Tramite app e Gps, queste FFP3 inviano allo smartphone tutte le informazioni sulla qualità dell’aria

Da sinistra: Costantino Russo, Ewoud Westerduin e Venanzio Arquilla

Da sinistra: Costantino Russo, Ewoud Westerduin e Venanzio Arquilla

Milano - Con le mascherine dovremo averci a che fare ancora a lungo: tanto vale dotarci di strumenti all’avanguardia, anzi “intelligenti” come quelli di Narvalo Mask, la startup nata ben prima del Covid, nel 2018, sui banchi della Scuola del Design del Politecnico di Milano. L’intuizione si deve a un giovane designer italiano di origini olandesi, Ewoud Westerduin e al suo relatore di tesi, Venanzio Arquilla che pensarono di sviluppare una maschera da indossare in città per proteggersi dallo smog. Così in tempi non sospetti le mascherine intelligenti FFP3 erano già un prototipo pronto a diffondersi a macchia d’olio.

"Le Urban Mask non difendono solo da un virus come il Covid 19 ma anche da batteri, inquinamento e agenti allergeni – spiega Venanzio Arquilla, presidente di Narvalo Mask – Inoltre, se collegate a un’app e dotate di Gps, permettono a chi le indossa di sapere in ogni momento tutte le informazioni sulla qualità dell’aria che sta respirando". A differenza delle attuali mascherine usa e getta, a Narvalo si sono ispirati alla sostenibilità e all’economia circolare grazie a un sistema di recupero e riutilizzo dei filtri esausti. Rispetto a una normale mascherina FFP3 le Narvalo sono realizzate in tessuto 3D, dotate di una valvola di espirazione che massimizza il deflusso dell’aria evitando l’accumulo di calore e l’umidità, hanno filtri sostituibili della durata di un mese che sono idrorepellenti nella parte esterna. Il sistema filtrante ha garanzia BLS e il filtro è composto da 5 strati che bloccano virus, batteri, polveri e anche odori, in quanto uno degli strati contiene carbone attivo. La protezione garantita è del 99,9% contro tutti i nemici invisibili dell’aria e risulta quindi ancora più efficace di una FFP3. Un tappo "anti-Covid" blocca la fuoriuscita di goccioline anche durante l’espirazione e si può rimuovere quando non necessario. Infine, utilizzando una app è invece possibile monitorare non solo chi la indossa ma anche l’ambiente circostante in modo da creare un ecosistema connesso.