Indagine sulla "maturità digitale", Milano promossa

Il capoluogo lombardo ha offerto una delle migliori performance in Italia nella rilevazione realizzata da Fpa per Dedagroup public services

Fabio Meloni

Fabio Meloni

Milano - Milano si conferma tra i comuni capoluogo italiani più maturi dal punto di vista digitale. È quanto emerge dall’Indagine sulla maturità digitale dei Comuni capoluogo”, realizzata da Fpa, società del gruppo Digital360, per Dedagroup Public Services, società in prima linea nello sviluppo delle nuove infrastrutture pubbliche digitali del Paese, e presentata oggi a Forum PA 2021 nel corso del convegno “Italia digitale: il ruolo dei Comuni per una PA al servizio di cittadini e imprese”.

L’indagine analizza il grado di maturità digitale dei 110 comuni italiani capoluogo sulla base di tre dimensioni: Digital public services, il livello di disponibilità online di 20 tra i principali servizi al cittadino e alle imprese; Digital PA, l’integrazione dei Comuni con le principali piattaforme abilitanti individuate dal Piano triennale per l'informatica pubblica (SPID, CIE, PagoPA, ANPR); Digital Openness, la numerosità e l’interoperabilità degli open data e la comunicazione con i cittadini attraverso i canali social.

E' basata sul modello Ca.Re (Cambiamento Realizzato) di Dedagroup Public Services, frutto di una rielaborazione del Desi rispetto agli obiettivi definiti dal Piano triennale per l’informatica nella pubblica amministrazione e di una sua contestualizzazione a livello locale, che rappresenta la sintesi dei risultati ottenuti nelle tre dimensioni.

Immaginando il percorso di digitalizzazione come una corsa di velocità, che anche alla luce della recente esperienza dettata dall’emergenza sanitaria si è capito che si deve e si può compiere, l’indagine individua tre classi di maturità digitale collocando i Comuni in tre momenti: “Blocchi di partenza”, “Stacco” e “Spinta”.

Milano si posiziona proprio nella fase di “Spinta”. Il capoluogo lombardo ha migliorato ulteriormente i propri risultati con un indice Ca.Re. pari a 85 (vs 83 dello scorso anno), riflesso delle significative performance dell’Indice Digital Public Services, pari a 89 (vs 88 del 2020), dell’Indice Openness, a 67 (stabile rispetto al 2020) e dell’Indice Digital PA pari a 100 (vs 93 del 2020).

“I risultati in crescita dimostrano la “scossa” innovativa che ha attraversato Milano nei lunghi mesi di emergenza sanitaria – commenta Roberta Cocco, assessora comunale alla Trasformazione digitale e Servizi civici – Grazie a un’infrastruttura solida costruita a partire dal 2016 abbiamo continuato a lavorare - garantendo lo smartworking a circa 7mila dipendenti - e a offrire i servizi essenziali ai cittadini. Nei difficili mesi di lockdown abbiamo assistito a una crescita esponenziale dell’uso dei nostri servizi digitali e, ad oggi, oltre il 90 per cento dei certificati anagrafici viene scaricato online. E' il segno tangibile che la trasformazione digitale della PA è possibile ed è anche ciò che i cittadini vogliono: servizi veloci e a portata di clic evitando spostamenti inutili in città. Continueremo a lavorare in stretta sinergia con il Ministero per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale per raggiungere insieme nuovi traguardi e permettere all’Italia di stare al passo con le altre realtà europee e internazionali”.

“Il 2020 passerà alla storia come l’anno della pandemia, ma anche come l’anno in cui abbiamo accelerato con forza verso una trasformazione tecnologica senza precedenti. I dati della ricerca Ca.Re lo confermano evidenziando come chi ha avuto più facilità e capacità di reazione alle condizioni estreme createsi sia stato chi ha potuto contare su progetti già avviati di digitalizzazione del back office, parte cruciale per l’erogazione ed efficienza dei servizi. Questo ci dice che il percorso per tutti parte proprio dalla digitalizzazione del sistema informativo con la conseguente revisione dei processi per poter attuare realmente quel cambiamento che vede l’uomo al centro in ogni minimo dettaglio del servizio pensato per il cittadino” ha commentato Fabio Meloni, amministratore delegato di Dedagroup Public Services. “Milano, con cui collaboriamo sul fronte dell’integrazione delle piattaforme nazionali, è tra i comuni più virtuosi e, nonostante l’ottimo posizionamento sul fronte della maturità digitale, continua a lavorare per migliorare ulteriormente”