Mercato auto: immatricolazioni ancora in calo ma la caccia agli ecobonus frena la caduta

A gennaio -14% rispetto allo stesso mese del 2020. Incentivi statali: già esaurito un terzo dei fondi per diesel e benzina

Un concessionario auto

Un concessionario auto

Milano, 1 febbraio 2021 - Il mercato dell'auto parte a rilento anche del 2021, dopo un 2020 disastroso, ma la caccia all'ecobonus frena la caduta.

A gennaio la Motorizzazione ha immatricolato 134.001 autovetture, con una variazione di -14,03% rispetto a gennaio 2020, durante il quale ne furono immatricolate 155.867 (nel mese di dicembre 2020 sono state invece immatricolate 119.563 autovetture, con una variazione di -14,87% rispetto a dicembre 2019, durante il quale ne furono immatricolate 140.448). Nello stesso periodo di gennaio 2021 sono stati registrati 259.244 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di -23,47% rispetto a gennaio 2020 durante il quale ne furono registrati 338.754 (nel mese di dicembre 2020 sono stati invece registrati 276.665 trasferimenti di proprieta' di auto usate, con una variazione di -13,76% rispetto a dicembre 2019, durante il quale ne furono registrati 320.799). Sempre a gennaio, il volume globale delle vendite (393.245 autovetture) ha dunque interessato per il 34,1% auto nuove e per il 65,9% auto usate.

Allo stesso tempo, però, gli incentivi per le auto a basse emissioni vanno letteralmente a ruba. A due settimane dall'avvio delle prenotazioni da parte dei concessionari, scattate lo scorso 18 gennaio, i fondi messi a disposizione della legge di bilancio sono andati già esauriti per quasi un terzo per quel che riguarda le vetture a benzina e diesel puliti. Dei 250 milioni stanziati ne rimangono infatti circa 170. Meno gettonati invece gli incentivi per le auto elettriche e ibride: dei 120 milioni stanziati ne sono stati prenotati meno di 10.

"Il successo degli incentivi è stato immediato e ha contributo ad evitare un crollo del mercato come invece, dai primi dati, sembra che sia successo in alcuni grandi Paesi europei - commenta Gian Primo Quagliano del centro studi Promotor -. La pronta risposta del mercato agli incentivi assume poi particolare significato, anche perché testimonia che nonostante i disagi e le preoccupazioni economiche per il presente e per il futuro, la propensione all’acquisto di automobili da parte degli italiani resta forte ed è motivata in gran parte dalla necessità e dal desiderio di sostituire autovetture ormai decisamente vecchie, con tutto quello che ne consegue in termini di inquinamento e di sicurezza stradale".