Regali di Natale, è boom di 'maglioncini per cani': il dog-à-porter conquista anche i vip

Richieste e giro d'affari in fortissima ascesa, a Londra e New York spopolano gli eventi tematici

Un cane vestito a festa

Un cane vestito a festa

Quest’anno sarà opportuno osservare meglio i regali di Natale impacchettati e depositati sotto l’albero perché maglioni, felpe, cappottini, giacche, gilet e impermeabili non saranno necessariamente doni dedicati agli “umani” di casa. Sempre più spesso, infatti, a finire tra i regali sono elementi abiti e accessori dedicati agli amici a 4 zampe: è la “dog-à-porter mania, un fenomeno globale che sta già influenzando la scelta dei doni di milioni di persone in Italia e nel mondo.

Basti pensare che, secondo quanto riportato in un recente articolo pubblicato dal magazine statunitense Artful Living, il mercato globale degli abiti e degli accessori per cani passerà dai 9,7 miliardi di dollari raccolti nel 2020 fino ai 16,6 nel 2028, con una crescita record di oltre il 70%. La tendenza ha già conquistato i social, e promette di diventare ancora più virale nelle prossime settimane: su Instagram infatti l’hashtag #dogfashion ha già totalizzato quasi 2,5 milioni di post. A testimonianza di un trend in costante ascesa, riscuotono sempre più successo eventi tematici come il New York Pet Fashion Show di Manhattan e il Furbabies Dog Pageant che si tiene in Gran Bretagna. D'altronde, la “dog-à-porter” mania ha conquistato anche i numerosi vip, da Chiara Ferragni a Lewis Hamilton e Paris Hilton.

Ma, oltre le apparenze, questa tendenza non è solo una mera questione di look e “instagrammabilità”. Infatti, con l’arrivo della neve e del grande freddo, secondo gli esperti opportuni abiti riscaldanti o termoisolanti donati a Natale possono rappresentare un ottimo strumento d’aiuto per gli amici a 4 zampe, soprattutto tenendo conto di importanti variabili come la razza del cane, il tipo di pelo e la presenza del sotto-pelo che ne regola l’isolamento, la taglia e l’età, oltre all’attività fisica per la quale s’indossa un cappottino o un maglioncino ad hoc. 

Secondo Emi Nava, fondatrice di Bullfit Fashion ed esperta nel settore dell’abbigliamento e degli accessori per cani, infatti “Vestire il proprio cane, ad esempio il proprio bulldog inglese o bouledogue francese, non è solo una questione di moda, ma soprattutto una necessità per evitare che i gli animali incorrano in malattie da raffreddamento che possono diventare anche molto gravi considerata la predisposizione di queste razze a patologie dell’apparato respiratorio. In questo periodo, che anticipa le tanto attese e sospirate vacanze di Natale, la richiesta di capi per proteggerli aumenta fino al 45%", spiega Emi Nava.