Lombardia: fallimenti in calo. Ma sui tavoli dei giudici ancora 11mila casi

Nei tribunali si riducono i tempi: il "merito" è del Covid. Sono state 1.151 le richieste nei primi 9 mesi del 2022: settecento in meno

La sezione fallimentare di un tribunale lombardo (Archivio)

La sezione fallimentare di un tribunale lombardo (Archivio)

Milano - Per l’Europa un tribunale che impiega più di tre anni per smaltire i procedimenti fallimentari pendenti non è efficiente. In Lombardia, prima regione in Italia per cause da smaltire (11.047), prima del Covid nessuna sezione rispettava i tempi. Ma negli ultimi due anni, complice il rallentamento delle nuove iscrizioni, c’è stata un’accelerata che ha ridotto gli arretrati. A rivelarlo sono i dati raccolti da Cherry Sea, l’osservatorio realizzato dalla startup fintech Cherry, che ha analizzato l’andamento delle procedure nelle sezioni fallimentari di 140 tribunali italiani.

Regione virtuosa

Nelle 20 realtà giudiziarie con volumi più significativi, la media nazionale di smaltimento dei procedimenti pendenti è di 4,6 anni. Dopo i primi nove mesi dell’anno, il più efficiente a livello nazionale è Bergamo con 2,2 anni, segue Milano con 2,9. Per entrambi nel 2019 servivano più di 4 e 5 anni, l’anno scorso 2,73 e 3,4: i tempi si sono ridotti rispettivamente del 37% e del 32%. Nessuno, però, ha accelerato come Cremona, che tra il 2019 e il 2021 ha dimezzato le durate dei processi: 5,97 anni prima della pandemia, 2,96 un anno fa. "Il nostro lavoro – spiega Giacomo Fava, responsabile dell’osservatorio Cherry Sea – consiste nella raccolta quotidiana delle procedure per verificare in quali fasi si perde più tempo. Ci concentriamo sui tribunali con numeri più grandi perché le statistiche sono meno influenzate da un singolo evento".

"La Lombardia – sottolinea il responsabile dell’osservatorio – "sta evidenziando una dinamica positiva. Milano è migliorato molto in termini di virtuosità: negli ultimi tre anni ha ridotto le tempistiche. Così come Bergamo, la seconda sezione per volumi di pratiche fallimentari dopo il capoluogo, lavora bene. Milano, però, ha un volume di cause quattro volte superiore a Bergamo senza avere quattro volte il numero di giudici". Sono loro - secondo lo studio - "i casi virtuosi lombardi mentre Brescia e Monza funzionano meno bene: ci impiegano 4-5 anni per smaltire le pendenze".

Il record di Milano

Nei primi nove mesi dell’anno, Milano è stato il primo tribunale in Italia per procedimenti definiti: 982. Un dato inferiore, però, (-22%) a quello dello stesso periodo del 2021. Tra i primi tre c’è anche Bergamo, dietro a Roma, con 310 procedure chiuse. Anche qui, come a Milano, il bilancio è negativo (-22%) rispetto a un anno fa. Tutte le sezioni in Lombardia hanno ridotto il numero di cause concluse: Brescia ne ha definite 204, 104 in meno del 2021. Dimezzata anche la capacità di ultimare i processi di Cremona, che scende da 109 a 52 interrompendo la rincorsa record rispetto al 2019. Gli arretrati, pur continuando a diminuire, hanno rallentanto il ritmo con cui vengono smaltiti: a Como le cause da smaltire nel 2020 erano diminuite del 15% rispetto all’anno precedente, nel 2021 del 4%. Così come a Cremona, dove la variazione ha rallentato dal 15% al 5%. L’unica eccezione riguarda Milano, passato dal -10% al -11%. La buona notizia per i tribunali è che diminuiscono anche le nuove iscrizioni: nei primi nove mesi dell’anno sono state 1.151 (di cui 453 a Milano), nel 2021 1.852.