Lockdown, in Lombardia un conto da 35 miliardi in fumo

La stima del fatturato perso dai lombardi. Prima provincia Milano

Spesa al supermercato

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Milano, 11 maggio 2020 - Stare chiusi in casa ci è costato una montagna di soldi. La locomotiva produttiva d’Italia ha perso 35 miliardi di euro di fatturato nel settore servizi e nell’industria. Le stime sono dell’osservatorio Covid Analysis, con una elaborazione basata sul peso delle diverse attività economiche, sulla base di numeri dell’Istat rielaborate in base alle proiezioni nei territori italiani sino al livello comunale.

Con questo metodo i ricercatori hanno valutato le perdite economiche della Fase 1: alla cifra stratosferica di 35 miliardi di mancato fatturato si arriva con 16,291 miliardi andati in fumo per l’industria e ben 19,430 per i servizi. Il dato viene stimato anche incrociando il numero di imprese che hanno chiuso nel periodo dal 22 marzo al 27 aprile. Il risultato che emerge, ad esempio, per Brescia e provincia è un “conto“ da 4,948 miliardi di mancato fatturato, di cui 3,327 nell‘industria e 1,621 miliardi del mondo dei servizi. Secondo Covid Analysis nel comparto dell‘industria si sono fermate poco meno di ventimila imprese, 19.445 per l’esattezza, contro le 8,670 che sono rimaste attive. Questo ha inevitabilmente comportato il blocco del lavoro per un totale di 136mila addetti, mentre nei servizi lo stop ha riguardato 38.058 attività produttive (42.034 hanno continuato a lavorare) e oltre 93mila addetti.

In quest’ultimo campo, quindi, il numero di imprese rimaste in servizio è stato superiore a quelle bloccate. Nel settore, infatti, è compresa anche parte del commercio. Eppure anche le aziende che hanno continuato a lavorare hanno subito un taglio di fatturato. Brescia è seconda nell‘impatto economico del lockdown: conseguenze più critiche si sono avute a Milano (15,737 miliardi di mancato fatturato, di cui ben 11,7 nei servizi), poi seguono Monza (2,9 miliardi di euro), Varese (2,1 miliardi). A Bergamo e provincia si sono persi 3 miliardi e 615 milioni di euro. Como (1,4 miliardi), Mantova (1,2 miliardi), Lecco (1,2 miliardi), Cremona (973 milioni), Pavia (752 milioni), Sondrio (346 milioni) e Lodi (339 milioni) chiudono la classifica lombarda.