Linkem, piattaforma agricoltura: sui campi il contadino digitale

Intelligenza artificiale e connettività 5G aiutano a gestire al meglio coltivazioni e raccolti

La nuova piattaforma nasce dalla collaborazione di Linkem con l’azienda xFarm

La nuova piattaforma nasce dalla collaborazione di Linkem con l’azienda xFarm

Milano, 19 febbraio 2021 - Linkem porta l’intelligenza artificiale sui campi: la nuova piattaforma digitale 4Farm regola irrigazioni, allerte meteo e dosaggi da tarare direttamente sulla coltura grazie all’algoritmo che si nutre di dati raccolti sul terreno. Per le 50mila imprese lombarde si apre la sfida della digitalizzazione. Ai sensori di base integrati con il cloud, all’installazione e all’assistenza incluse, si può aggiungere un tablet di ultima generazione per accedere all’App in ogni momento. Il robot insieme alla connettività 5G, offre ad esempio consigli per risparmiare acqua e altre funzioni innovative di xFarm, l’azienda italiana che progetta l’agricoltura 4.0, con la quale il marchio delle telecomunicazioni collabora dal 2019.

«Grazie a questa partnership abbiamo messo a punto una soluzione semplice e accessibile anche per piccole fattorie – spiega Daniele Righi, innovation and business development director di Linkem – La smart agriculture è un mercato che vale 450 milioni di euro, ma solo una piccolissima percentuale di aziende è informatizzata. Noi vogliamo accompagnarle in questo percorso. Grazie all’attività di formazione e di divulgazione favoriremo l’accesso a incentivi e fondi pubblici legati all’agritech e allo smart farming".

A disposizione c’è il tesoretto del Piano nazionale di ripresa e resilienza che destina 2,5 miliardi di euro al comparto, 1,8 dei quali alla sostenibilità. I numeri confermano che la transizione tecnologica è strategica per la Lombardia, prima regione agricola italiana. La produzione vale 7,7 miliardi sui 57 nazionali, la trasformazione 3,6 miliardi sui 31 italiani. Ci sono poi il Dop e l’Igp, cibo e vino, che raggiungono i 2.194 milioni di euro. Per l’arrivo del robot sull’aia si può puntare sulle 3.500 imprese gestite da under 35. Brescia è la provincia dove l’attività primaria è più forte con 9.712 coltivatori, segue Bergamo ma con poco più della metà, 4.880; Monza invece con i suoi 891 è fanalino di coda.