Lombardia, libri per chi non ne ha: investiamo nelle periferie

Patto Fondazione Cariplo-Editori, migliaia di volumi agli asili nido più “fragili“. Il presidente Fosti: "Aiuti ai bimbi di famiglie in difficoltà, basta disuguaglianze"

Giovanni Fosti, Fondazione Cariplo

Giovanni Fosti, Fondazione Cariplo

Milano -  L’iniziativa “IoLeggoPerché“, che ha portato già 206.500 libri alle biblioteche scolastiche lombarde, debutta nei nidi con un progetto pilota che ne coinvolge 250, nelle aree fragili di Lombardia e Piemonte. In prima linea Aie, l’Associazione italiana editori, e Fondazione Cariplo. "Perché i primi anni di vita sono fondamentali per la salute e lo sviluppo intellettivo, emotivo e linguistico dei bambini, che hanno un potenziale di apprendimento straordinario. Ma non tutti hanno le stesse opportunità", sottolinea Giovanni Fosti, presidente di Fondazione Cariplo.

Come avete individuato i nidi da coinvolgere? "Con Aie abbiamo cercato di andare a intercettare i bambini che hanno meno opportunità. E quindi abbiamo deciso di non aspettare chi si candida, ma di muoverci nella direzione di cogliere il bisogno, di stimolare i nidi nei territori a minor reddito. Per individuarli c’è stata anche una preziosa collaborazione di Anci Lombardia e Piemonte. L’idea è quella di muoversi intenzionalmente, contrastando la disuguaglianza".

Spesso ci sono le risorse ma riesce a conquistarle chi è più strutturato. "E vogliamo evitare che chi è escluso continui a esserlo, promuovendo la scoperta della cultura. Come in altre iniziative: il sostegno alla Scala e al Piccolo si sta arricchendo di una loro disponibilità a muoversi anche al di fuori delle loro sedi. L’idea è andare là, dove da sole certe occasioni non arrivano. Non ci si può più accontentare di allestire un’offerta, bisogna cercare di favorire l’accesso".

Le prime iniziative di “IoLeggoPerché“ avevano svelato la carenza di biblioteche scolastiche e si è provveduto a farle crescere. E nei nidi? "Ci sono realtà più forti e altre che devono essere sostenute. Con dotazioni di testi, ma anche di supporti didattici, per aiutare gli educatori in un compito molto difficile e importante".

In un’Italia in cui il libro non è presente in tutte le case . "Stiamo lavorando anche con gli adulti, con un bando per favorire la lettura. Ora accompagniamo da subito i bambini, avvicinandoli alla lettura sin dai primissimi anni di vita: abbiamo visto anche nella fase più avanzata della pandemia le difficoltà di apprendimento diffuse, in matematica, italiano".

Investimento a lungo termine, anche in una fase di emergenze quotidiane? "È soprattutto nei momenti più difficili che bisogna investire in cultura, è cruciale per tutti".