"IL POST PANDEMIA SI COSTRUISCE SU RELAZIONI E DIGITALE"

LA PANDEMIA ha generato una nuova normalità, in cui le competenze sono ancor più strategiche. "In questo contesto – l’istantanea che emerge da Cuoa Business School – sono due i focus prioritari: l’impatto e la conoscenza delle nuove tecnologie da un lato, la dimensione relazionale nuova e mutata che ne consegue dall’altro". La tecnologia è parte strutturale dei sistemi di relazione e di business e la trasformazione digitale ha un impatto proprio sulle relazioni, che vanno evolvendosi. "Anche nel mondo della formazione questa è un’opportunità" rileva la scuola di management di più lunga tradizione in Italia, attiva da oltre 60 anni.

Cuoa Business School nacque nel 1957 per volontà dei fondatori che seguirono una chiara visione: la necessità di formare manager e imprenditori solidi e pronti a guidare lo sviluppo del sistema economico, che proprio in quei pionieristici anni Cinquanta si andava affermando. Oggi la scuola interpreta con ancora maggiore determinazione questa missione, lavorando al fianco di giovani laureati, manager ed executive, funzionari, dirigenti e amministratori pubblici, professionisti e consulenti, imprenditori. "Essenziale è mantenere la centralità della persona, con l’obiettivo di fornire strumenti utili" la precisazione che arriva da Cuoa. La cui proposta formativa è orientata all’impiego proficuo del digitale. Tutti i corsi e i master sono in formula mista (online e in presenza) o completamente online e richiedono sempre una partecipazione attiva: bisogna seguire le lezioni, ma anche costruire relazioni con i colleghi di corso, partecipare a discussioni, svolgere attività di gruppo o elaborare progetti, anche a distanza. Cioè "esattamente quello che si è chiamati a fare ogni giorno nella quotidianità lavorativa".

Guardando in modo specifico alle imprese, "il bisogno forte è quello di strutturarsi per navigare in un mare ancora agitato e prepararsi per affrontare un mondo che non è più lo stesso: le aziende devono capire come competere meglio e come preparare le loro persone alle nuove sfide". Ed ecco che, per la scuola presieduta da Federico Visentin e diretta da Giuseppe Caldiera, ci sono alcuni punti fermi. Uno su tutti, i cambiamenti vanno accolti e va adeguata la strategia: vision, mission, processi decisionali e struttura organizzativa "devono essere rivisti per garantire efficacia e produttività in contesti fino ad oggi mai esplorati, ma inevitabili". Un controllo e una pianificazione attenta e puntuale del futuro sono necessari, visto che "forecast economico, budget finanziario e piano industriale sono strumenti fondamentali e necessari per definire obiettivi, azioni e piani di sviluppo per uscire dalla crisi ed essere competitivi nella nuova normalità. Una sensibilità diffusa e la chiarezza dei parametri servono a generare consapevolezza organizzativa e comportamenti virtuosi". Il posizionamento dell’azienda nel mercato va poi "definito con precisione, l’incertezza caratterizzerà anche il prossimo periodo: scenari e percezioni potrebbero mutare rapidamente, di giorno in giorno, e si rendono necessarie azioni e correzioni costanti".

E non va dimenticato un fattore: la nuova sensibilità ambientale caratterizzerà profondamente tutti i percorsi di sviluppo. In piena pandemia la scuola ha rafforzato la sua collaborazione con le imprese per la preparazione delle persone con progetti custom, in base alle specifiche esigenze di ogni realtà. Nel 2020 sono stati realizzati 100 progetti custom, per un totale di 2.700 ore di formazione e più di mille partecipanti. Tutti i percorsi sono stati co-progettati in partnership con l’azienda e "calati in modo specifico sul singolo contesto in base ai fabbisogni analizzati, sono state personalizzate le modalità di erogazione, per poter garantire massima fruibilità a tutte le persone coinvolte". Diversi i temi trattati: l’analisi di nuovi modelli di business, i nuovi approcci commerciali e la relazione con il cliente a distanza, lo snellimento dei processi in ottica di miglioramento continuo, il monitoraggio efficace degli aspetti economico-finanziari, il potenziamento delle soft skill per la gestione consapevole di sé e dei propri collaboratori. Un contributo importante per dotare le imprese di competenze e strumenti sempre più adeguati agli scenari futuri del dopo pandemia.