CLEMENTONI CERCA CREATIVI PER I GIOCHI DEL FUTURO

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FRANKENSTEIN professionali ovvero persone in grado di coniugare competenze provenienti da percorsi di studio molto diversi fra loro. Spetterà a queste nuove figure professionali contribuire con le loro competenze ed esperienze allo sviluppo della Clementoni azienda marchigiana che dagli anni Sessanta crea giochi per i bambini conosciuti in tutto il modo.

La crescita prevista nei prossimi mesi è accompagnata da un aumento dei livelli occupazionali?

"Il mondo che ci circonda sta rapidamente evolvendo – risponde Enrico Santarelli, CMO di Clementoni – e in questo contesto il Covid-19 ha agito da acceleratore di cambiamenti già in atto da tempo. Trend come la ricerca del benessere, la riscoperta della convivialità (soprattutto familiare), l’eco-attivismo e la rivalutazione del digitale (da minaccia a risorsa) stanno ridefinendo lo scenario, impattando significativamente anche sull’evoluzione del modo di giocare e delle tecnologie abilitanti. L’intelligenza artificiale, l’internet of things e, più in generale, la riscoperta del mondo Steam da un lato e la rivalutazione "esponenziale" dei classici, quali giochi da tavolo e puzzle, dall’altro lato: sono questi i fenomeni – talvolta dicotomici - con cui ci siamo abituati a convivere nell’ultimo anno e mezzo e che stanno ridefinendo i confini del mercato e l’arena competitiva. Coerenza rispetto alla purpose e customer experience sono questi i due assi rispetto ai quali le imprese nel futuro prossimo dovranno dimostrare di essere rilevanti per i consumatori che, con aspettative sempre crescenti, si approcciano al nuovo inizio post pandemico. Date queste premesse si è reso necessario e urgente per noi rivalutare le competenze che avevamo al nostro interno e completarle sia attraverso collaborazioni esterne qualificate e qualificanti, sia attraverso l’inserimento di nuove ‘Clementoni people’. Due le cose che cerchiamo: creatività e una forte aderenza ai nostri valori".

Di quante figure professionali avete bisogno?

"Abbiamo ricerche aperte praticamente in tutte le aree aziendali: dall’Amministrazione, Finanza e Controllo, al Manufacturing e soprattutto alla Ricerca & Sviluppo. È in quest’ultimo ambito che è importante avere costantemente ‘fresh eyes’. Infatti, data la fluidità del target a cui ci rivolgiamo – il bambino è continuamente in evoluzione ed è praticamente impossibile avere certezze – dobbiamo tenere i radar costantemente attivi e ingaggiare tutte quelle persone che riteniamo possano contribuire al nostro progetto".

Quali sono le figure richieste?

"Clementoni ha un modello di business praticamente unico nel mercato del giocattolo. Noi, infatti, presidiamo tutta la business value chain, dall’ideazione dei giochi fino alla loro produzione (oltre il 90% in Italia) e vendita. Teoricamente, data, appunto, la peculiarità del nostro modello, avremmo bisogno di tanti ‘Frankenstein professionali’ in grado di combinare competenze provenienti da percorsi di studio molto diversi fra loro, quali: pedagogia, psicologia, ingegneria, design, marketing, etc. Il tutto coniugato con una spiccata sensibilità verso il bambino. Trovare background così variegati è praticamente impossibile ed è per questo che, tendenzialmente, assumiamo giovani portatori di punti di vista nuovi e up to date da affiancare a persone più esperte per creare un mix di competenze e esperienze che produca valore in questa nuova epoca storica che ci piace chiamare ‘umanesimo digitale’ e che sta profondamente condizionando anche il nostro settore. Noi sfidiamo le nostre persone tutti i giorni perché l’obiettivo che ci siamo posti è davvero ambizioso Infatti, mai come oggi, sentiamo l’esigenza di costruire un mondo migliore per i nostri bambini, sotto molti punti di vista. E dar loro, fin da subito, gli strumenti per essere protagonisti in questo mondo rinnovato. Un bambino che fa esperienze di gioco stimolanti oggi, infatti, sarà un adulto più consapevole domani. Più consapevole delle proprie potenzialità, del mondo intorno a sé, di come relazionarsi e condividere con gli altri. In altre parole, un bambino che gioca meglio oggi, potrà costruire un mondo migliore domani. Vogliamo mettere al centro dell’educazione delle future generazioni il coraggio, la generosità, il desiderio di sapere perché, per dirla con le parole di Natalia Ginzburg, pensiamo che "si debbano insegnar loro non le piccole virtù, ma le grandi".

Quali sono i nuovi prodotti che metterete sul mercato nei prossimi mesi?

"Come sempre la proposta delle novità pensate per il prossimo Natale è molto ampia e tocca tutte le età del gioco, si parte dalla prima infanzia con una poltroncina interattiva che stimola la fantasia e la creatività dei più piccoli. Per l’età prescolare si rinnova un nostro grande classico, il robot educativo DOC per avvicinare i più piccoli anche ai primi rudimenti della programmazione. Per i bambini in età scolare proponiamo, fra l’altro, una "vera stazione spaziale" per proiettare i più piccoli verso l’esplorazione marziana e tante nuove esperienze intorno a uno dei trend più importanti della nostra epoca, ossia i tattoo. Davvero ricca è anche la proposta per i giochi da tavolo: su tutti proporremo un divertente gioco per tutta la famiglia ‘a colpi di vocabolario’ perché, per citare le parole del nostro fondatore, Mario Clementoni, per noi il gioco è una cosa seria e non bisognerebbe mai smettere di giocare, specialmente quando si diventa grandi".