ART RIGHTS ASSUME PER APRIRE NUOVI MERCATI ALL’ESTERO

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A DIFESA dell’arte e degli artisti. Con questi obiettivi è nata da un gruppo di giovani Art Rights con sede a Milano, una start up innovativa che ha raccolto quasi un milione di euro da parte di investitori qualificati tra cui Cassa Depositi e Prestiti Venture Capital Sgr. È la prima piattaforma di supporto alla gestione e certificazione delle opere d’arte a tutela e favore degli artisti, collezionisti e operatori di settore. "Art Rights – spiega Andrea Concas (nella foto in basso), founder e Ceo dell’azienda – diventa il primo “passaporto dell’opera d’arte“, con un sistema unico di convalida delle informazioni e del corredo documentale da parte di più professionisti a favore dell’autenticità, provenance e due diligence, per dare maggiore fiducia al mercato. In completa privacy, sicurezza e valenza legale, la piattaforma utilizza tecnologie all’avanguardia come la Blockchain, per la validazione timestamp e l’addestramento di una rete neurale di intelligenza artificiale finalizzata alla verifica di autenticità, l’analisi di mercato e la gestione della collezione, completa di un servizio di ArtConcierge, in collaborazione con i principali player di servizi e mercato".

Quali sono gli sviluppi che prevedete per il vostro settore?

"Nel mondo dell’arte digitale lo sviluppo è particolarmente consistente e il 2021 è un anno estremamente importante. Un avvenimento può essere considerato un vero e proprio spartiacque. La casa d’asta Christie’s ha battuto la prima opera digitale per la cifra di 69 milioni di dollari un’opera digitale validando, di fatto, la tecnologia come strumento di certificazione a aprendo di conseguenza un nuovo mercato. L’arte digitale esiste dagli anni ‘60 ed è creata con l’utilizzo di software e soprattutto negli ultimi anni ha subito uno sviluppo considerevole, ma mancavano le certificazioni necessarie e adeguate".

Da quando operate in questo settore?

"Noi abbiamo iniziato ad operare in questo comparto dal 2018".

Il vostro sviluppo si sta concretizzando anche con l’assunzione di nuovo personale?

"Certamente, stiamo crescendo sempre anche per aprire nuovi mercato all’estero. Attualmente il 20% della nostra clientela è straniera e sono soprattutto inglesi e americani. Nei prossimi mesi prevediamo di assumere nuovo personale. Avremo bisogno di figure tecniche e in particolar modo di ingegneri, esperti di marketing e comunicazione che abbiano comunque conoscenza e preparazione del mondo dell’arte".

I nuovi assunti devono entrare in sintonia con la strategia aziendale?

"Dietro ogni startup c’è una visione, la nostra è stata quella di supportare l’arte, gli artisti e i professionisti nel loro percorso quotidiano con l’aiuto delle nuove tecnologie. Oggi stiamo vivendo una vera e propria corsa all’oro digitale, una nuova era per il mondo dell’arte, alla ricerca di strumenti e opportunità online per far fronte alla fisicità perduta".

Art Rights è una community internazionale dell’arte dove gli utenti guadagnano, confermando la veridicità delle informazioni sulle opere, creando così una catena di valore e un vero e proprio passaporto digitale dell’opera d’arte, privato e personale, ma verificabile in completa privacy e sicurezza. Sono già migliaia i player dell’arte che stanno creando gli attestati Art Rights, sicuri e non falsificabili, per dimostrare la paternità, provenienza e autenticità delle proprie opere d’arte, con un avanzato sistema tecnologico tra blockchain e intelligenza artificiale, a tutela del diritto d’autore. Dopo due anni di sviluppo e test con artisti e protagonisti dell’arte la piattaforma professionale è ora disponibile, offrendo ai propri utenti un art manager per la gestione della collezione, Art Rights per la certificazione delle opere e un esclusivo Art Concierge per entrare in contatto con i migliori professionisti dei servizi a supporto della gestione e valorizzazione delle raccolte d’arte.