UNA STORIA FATTA di futuro. È il claim scelto da Elettronica per celebrare i suoi primi settant’anni. L’azienda, con quartier generale a Roma, fu fondata infatti nel 1951 dall’intuizione dell’ingegnere marchigiano Filippo Fratalocchi che portò in Italia una disciplina nuova, l’Electronic Warfare orientata al dominio dello spettro elettromagnetico per la realizzazione di tecnologie e sistemi per la protezione di piattaforme aeree navali e terrestri da sistema di offesa ostili. Nel corso di questi anni Elettronica ha equipaggiato oltre 3000 sistemi su piattaforme aeree, navali e terrestri di oltre 30 Forze Armate nel mondo. E, partita con 25 dipendenti oggi ne ha oltre mille nel mondo, 5 sedi di rappresentanza dall’Asia al Medio Oriente, ed è presente con i propri sistemi nei principali programmi di difesa europei.
"Grazie anche al fatto – spiega Domitilla Benigni, COO diventata Ceo dell’azienda insieme con il padre Enzo che è anche presidente – di avere arricchito la nostra value proposition attraverso competenze e soluzioni delle due partecipate CY4GATE, specializzata in Cyber EW, Cybersecurity e Intelligence, e Elettronica Gmbh, specializzata nei sistemi di Homeland Security". Quali sono stati i segreti per questo successo? "Innanzitutto la grande fiducia delle nostre istituzioni e delle Forze armate". Ma anche "un grande e costante investimento in ricerca e sviluppo circa 13 milioni annui, che hanno permesso all’azienda di anticipare le minacce future, trovando risposte con soluzioni innovative che hanno precorso i grandi passaggi tecnologici del settore dall’analogico al digitale, fino alle più recenti applicazioni dell’Artificial Intelligence, del Machine Learning e della Cyber resilience".
La crescita di Elettronica, sia dimensionale e tecnologica, si lega in particolare alla partecipazione ai principali consorzi della Difesa Europea. E tutte le più moderne piattaforme militari come il fighter Tornado, le PPA italiane, le navi FREMM francesi e l’elicottero NH90. Fondamentale, per Elettronica, è sempre stato anche il convinto investimento sulle persone per cui, aggiunge Domitilla Benigni "siamo da anni Great Place to Work e anche nel 2020 Best Workplace" e, non ultima, la resilienza".
Achille Perego