Italia-Cina, cresce l’interscambio. "Forti opportunità per le imprese"

Milano, Mario Boselli e l’Istituto Colombo a Roma per i 50 anni del sodalizio con esponenti di arte e cultura

Mario Boselli

Mario Boselli

Milano -  Come sempre, più di tutto parlano i numeri. Nel 2021, complessivamente, l’interscambio tra Italia e Cina è stato di 54 miliardi di euro. In crescita del 20,1 per cento sul 2020 e del 21,4 sul 2019. Più in particolare, l’Italia ha esportato merci del valore di 15,5 miliardi a fronte di importazioni di prodotti cinesi del valore di 38,5 miliardi. "Pur avendo settori strategici come la moda, che esporta dal 30 al 60 per cento delle sue produzioni, l’Italia acquista dalla Cina tantissimi prodotti: dagli alberi di Natale ai giocattoli, dai fiori finti al tessile", spiega Mario Boselli, presidente dell’Istituto Italo Cinese "Vittorino Colombo", a capo della delegazione milanese attesa oggi a Roma, a Palazzo Giustiniani, per celebrare i 50 anni del sodalizio con un incontro con l’ambasciatore cinese in Italia, Li Junhua. "Vittorino Colombo - sottolinea Boselli, conoscitore dell’economia e dei mercati cinesi fin dal 1978 - aveva intuito le enormi potenzialità derivanti dalla collaborazione tra i nostri due Paesi e le possibilità offerte fin dall’inizio di quella che certo sarebbe stata una nuova era, caratterizzata da una profonda trasformazione degli assetti mondiali".

Le relazioni economiche con Pechino non risultano indebolite dalle recenti tensioni geopolitiche e neppure dalle difficoltà generate dall’emergenza Covid. Ma è la Cina a fare la parte de leone. "Secondo le Dogane cinesi – precisa ancora Boselli – nel primo trimestre 2022 l’interscambio tra i due Paesi è cresciuto del 17 per cento rispetto all’anno prima: le importazioni di merci cinesi hanno registrato un +38 per cento, mentre le nostre esportazioni hanno fatto registrare una crescita negativa pari a un -8 per cento". Un effetto dei cambiamenti in atto nel Paese del Dragone. Una realtà capace di registrare, come successo fino al 2015, una crescita a due cifre e ora avviata sulla strada di una nuova normalità. Contrassegnata dal segno "più" ma senza le anomalie del passato. "Anche se la bilancia commerciale è a vantaggio dei cinesi – continua Boselli – un’economia in crescita è una grande opportunità anche per l’Italia e per la Lombardia in particolare, visto che qui si trovano l’epicentro dei distretti tessili e il quartier generale di molti marchi della moda". Business ma anche cultura.

Al centro dell’incontro di oggi al Senato, col pittore Lorenzo Marini a portare in omaggio la sua opera "Alphatype Oriente e Occidente", la presenza di monsignor Alberto Rocca e di vari esponenti della comunità scientifica milanese, si parlerà delle varie iniziative promosse dall’Istituto Italo Cinese. "Al passaggio di testimone alle prossime Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026, occasione per una promozione reciproca dei flussi turistici – conclude Boselli – seguiranno i progetti già in cantiere, tra cui mostre d’arte e di fotografia, convegni e tavole rotonde".