Istat, ad aprile il tasso di occupazione sale al 56,9 per cento

Oltre al lieve incemento (+o,1%) in aumento anche il tasso di disoccupazione al 10,7% (+0,3 punti), mentre quello tra i giovani scende al 33,7%

Un'operaio metalmeccanico al lavoro in un'immagine d'archivio

Un'operaio metalmeccanico al lavoro in un'immagine d'archivio

Ad aprile il tasso di occupazione sale al 56,9% (+0,1 punti). In aumento anche il tasso di disoccupazione al 10,7% (+0,3 punti), mentre quello tra i giovani scende al 33,7% (-0,2 punti). Lo comunica l’Istat. Rispetto a marzo, l’istituto di statistica ha registrato un lieve aumento degli occupati e una crescita più consistente dei disoccupati, a fronte di una diminuzione degli inattivi. La crescita dell’occupazione (+0,1%, pari a +20mila unità) coinvolge le donne, i dipendenti a termine e i minori di 35 anni; diminuiscono, invece, gli uomini, i dipendenti permanenti, gli autonomi e gli ultra 35enni. L’aumento del numero di persone in cerca di lavoro (+3,4% rispetto a marzo, pari a +88mila unità) riguarda entrambe le componenti di genere e tutte le classi d’età.

Rispetto al mese precedente, diminuisce anche il numero di inattivi di 15-64 anni (-1,0%, pari a -138mila unità) a seguito del calo diffuso sia per sesso sia per età. Il tasso di inattività scende al 36,2% (-0,3 punti). Confrontando il trimestre febbraio-aprile 2021 con quello precedente (novembre 2020-gennaio 2021), il livello dell’occupazione è inferiore dello 0,4%, con una diminuzione di 83mila unità. Nel trimestre aumentano le persone in cerca di occupazione (+4,8%, pari a +120mila) a fronte di un calo degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,6%, pari a -79mila unità). Le ripetute flessioni congiunturali dell’occupazione, registrate dall’inizio dell’emergenza sanitaria fino a gennaio 2021, hanno determinato un calo tendenziale dell’occupazione (-0,8% pari a -177mila unità). La diminuzione coinvolge gli uomini, i dipendenti permanenti, gli autonomi e prevalentemente i 35-49enni. Il tasso di occupazione scende, in un anno, di 0,1 punti percentuali.

Prosegue anche la crescita dell‘occupazione già registrata nei due mesi precedenti, portando a un incremento di oltre 120 mila occupati rispetto a gennaio 2021.  L‘aumento, spiega l‘istituto di statistica, coinvolge entrambe le componenti di genere e si concentra tra i dipendenti a termine. Ciononostante, rispetto a febbraio 2020, mese precedente a quello di inizio della pandemia, gli occupati sono oltre 800 mila in meno e il tasso di occupazione è più basso di quasi 2 punti percentuali. Dopo il rallentamento registrato a marzo riprende poi la crescita della disoccupazione e prosegue il calo dell‘inattività: i tassi, conclude l‘ Istat, risultano rispettivamente di 1 e 1,3 punti superiori a quelli registrati prima della pandemia.

Rispetto ad aprile 2020, le persone in cerca di lavoro risultano in forte crescita (+48,3%, pari a +870mila unità), a causa dell’eccezionale crollo della disoccupazione che aveva caratterizzato l’inizio dell’emergenza sanitaria; d’altra parte, diminuiscono gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-6,3%, pari a -932mila), che ad aprile 2020 avevano registrato, invece, un forte aumento..