UNICUM LIVING UNISCE AMBIENTE E SOCIALITÀ

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LA DIMENSIONE ambientale che incontra quella sociale e dà vita a un successo sul fronte del mercato degli edifici residenziali nel centro storico di una città, con un vero e proprio boom di vendite. Segnale anche di un ritorno all’investimento nell’immobiliare al tempo della pandemia che conferma quanto il mattone rimanga un bene rifugio, soprattutto rispetto alle attese di una ripartenza dell’inflazione e dei prezzi, e come oggi qualsiasi nuova iniziativa costruttiva debba essere coniugata con i temi della sostenibilità. La città è Bologna e il successo è quello ottenuto dalle residenze di Unicum Living, gestita da First Atlantic Real Estate, che hanno fatto decollare e diventare quartiere del presente l’area dell’ex mercato ortofrutticolo del capoluogo emiliano. Nel cuore di Bologna, a pochi passi dalla stazione centrale, nella memoria di molti bolognesi resta l’immagine del mercato ortofrutticolo, luogo vivace, di lavoro e di scambi commerciali. Poi i bombardamenti, la ricostruzione, la dismissione e anni di vuoto. L’area dell’ormai ex-mercato ortofrutticolo diventa così una ferita aperta a pochi minuti dalle due Torri. Infine la svolta. La sfida si fa importante così come la visione di un centro fortemente contemporaneo che interpreta le esigenze della città attuale. Il progetto complessivo, passo dopo passo, prende forma e restituisce al territorio una valorizzazione ricca di contenuti.

Oggi l’area rappresenta il principale progetto di riqualificazione immobiliare nel cuore di Bologna. La stazione è a due passi e così anche il centro storico. Si è scelto di mantenere i tratti iconici dell’ex mercato – l’ingresso con la sua torre verticale e la pensilina Nervi (una struttura a volte in cemento armato che copre un’area di circa 5.600 metri quadrati) il cui recupero è attualmente in fase di attuazione. Il Comune di Bologna ha spostato qui la nuova sede progettata dall’architetto Mario Cucinella. Sono stati realizzati due sottopassi (uno già funzionante, l’altro in fase di ultimazione) che portano il traffico sotto una piastra pedonale in cui il verde e la qualità della vita sono veri protagonisti. Nell’area si insedia Illumia, la nuova Casa della salute Navile e uno studentato. La nuova sede del Centro Sociale e di volontariato Katia Bertasi, fondato sul ricordo di una delle vittime della strage della stazione di Bologna del 2 agosto 1980, prende forma con un’architettura contemporanea e trasparente. Intorno alla stazione centrale, snodo principale di tutti i sistemi di mobilità pubblica a scala urbana (metrotranvia e tram su gomma), metropolitana (Servizio Ferroviario Metropolitano e people-mover di connessione con l’aeroporto) e nazionale (con il passaggio dell’Alta Velocità, le previsioni al 2022 stimano circa 180.000 utenti giornalieri rispetto agli attuali 97.000) apre il nuovo Student-hotel, mentre lo studentato già a regime presidia l’area dei giovani.

Nel cuore del quartiere, un boulevard centrale connette il parco esistente di Villa Angeletti al nuovo parco appena completato su cui si affaccia l’edificio residenziale Unicum Living. La qualità dell’abitare diviene forma e la città apprezza un’offerta in linea con le nuove tendenze dettate anche dalla pandemia. Spazio, terrazze di ampie dimensioni, viste straordinarie tutto in stretto contatto con l’ambiente. Il successo arriva più forte delle aspettative e in circa un anno, in piena crisi da Covid, gli appartamenti proposti vengono apprezzati e venduti a una clientela dinamica e al passo coi tempi. Pochi giorni fa l’ultimo lotto di pochissime residenze, tutte con viste spettacolari su San Luca e sulla città storica, sono stati resi disponibili alla vendita e si prevede che in poco tempo si segnerà il sold out della commercializzazione (per info: www.unicumliving.it).

Il fermento generato dal cantiere di Unicum Living, che prosegue e lascia intravedere la facciata monolitica che verrà svelata a brevissimo, mette in moto il volano dei futuri sviluppi attualmente al vaglio di importanti operatori. L’intero quartiere è oramai in pieno sviluppo e questo è segno di un mercato reattivo alla qualità e pronto a recepire i cambiamenti positivi. "Oggi la qualità della vita si misura in energia positiva. Poter vivere in un quartiere in fermento, dove la qualità ambientale si coniuga con l’architettura e i contenuti sociali, credo sia l’obiettivo di tutti noi. Riappropriarci di una dimensione prima umana e poi ambientale è la sfida di noi operatori", spiega Ugo Debernardi, amministratore delegato di First Atlantic Real Estate, società di asset management che gestisce l’operazione Unicum Living.

"Bologna è una città aperta, piena di storia, di studenti, di turisti, una città vitale a soli 50 minuti da Milano e due ore da Roma – conclude Debernardi –. È una centralità che ha dimostrato di avere apprezzato una proposta residenziale smart, tecnologicamente avanzata, sostenibile e a prezzi accessibili. Il successo di Unicum Living è il successo di un intero quartiere e siamo felici di verificare quanta vitalità sia stata espressa in un solo anno".