Italia Comfidi allarga il business

DA SEMPRE svolgono un ruolo fondamentale nel favorire l’accesso al credito delle Pmi. Un ruolo, quello dei Confidi che in forma mutualistica forniscono la garanzia collettiva dei fidi in favore delle imprese, diventato ancora più importante al tempo della pandemia. Un ruolo che da oltre 40 anni interpreta il Confidi che fa capo a Confesercenti. Dal 1980 come Toscana Comfidi e poi, con la fusione per incorporazione dei Confidi operanti in Lombardia, Piemonte e Veneto, con la nascita nel 2009 di Italia Comfidi, il primo Confidi con un’operatività nazionale espressione di un’associazione datoriale.

"Il quadro di riferimento in cui è oggi chiamato a muoversi un Confidi è sicuramente mutato – esordisce Nico Gronchi, presidente di Italia Comfidi –. L’emergenza sanitaria e le sue pesanti conseguenze economiche hanno reso ancora più urgente un cambio di passo dei Confidi. In un mercato bancariofinanziario in cui sempre più tutto ruota intorno alla garanzia pubblica gratuita, la tradizionale attività dei Confidi di rilascio della garanzia ha subito una forte disintermediazione a favore della garanzia diretta delle banche. Questo ci ha costretti ad accelerare il percorso, già avviato nel corso dell’ultimo triennio, di trasformazione e integrazione nell’ottica di diversificare l’attività a favore delle imprese".

Come sta avvenendo questa trasformazione?

"Nel 2020 Italia Comfidi è stata impegnata nell’ampliamento delle proprie aree di intervento, affiancando all’attività prevalente di rilascio della garanzia, altre forme di seviziprodotti, come l’attività di consulenza per il credito e le misure agevolative e per il business. Ma anche l’attività di assistenza, consulenza e gestione delle operazioni con l’intervento del Fondo di garanzia legate agli interventi del Governo. In questo modo abbiamo offerto la possibilità alle imprese di avere consulenza e soluzioni: dai finanziamenti online all’anticipo fatture, dai report di consulenza alle analisi della Centrale rischi".

Quali sono i progetti futuri?

"Stiamo lavorando allo sviluppo di sistemi di concessione diretta di piccoli finanziamenti alle imprese, con un processo di forte integrazione con le altre società prodotto e di servizi del sistema Confesercenti, magari sostenendola anche tramite provvista agevolata o fondi pubblici finalizzati. La rapida evoluzione degli scenari economico-finanziari ci ha portato a innescare un profondo processo di diversificazione, convinti di poter rimanere protagonisti, riconoscibili e sempre più utili al mondo delle imprese".

Come sostenere l’operatività dei Confidi?

"I Confidi hanno in pancia risorse pubbliche finalizzate e vincolate che in molti casi non possono essere utilizzate con efficacia, soprattutto a seguito dei cambiamenti legati alla pandemia. Una norma, a costo zero per lo Stato, che passasse nella piena disponibilità dei Confidi queste risorse, permetterebbe di rispondere ai nuovi bisogni dell’economia reale, in particolare in un momento delicato e complesso come questo".