HOPE PUNTA SU CITTÀ E PMI D’ECCELLENZA

Migration

È LA PRIMA Sicaf retail a operare in Italia. Si chiama Hope (Holding di Partecipazioni Economiche) e ha ottenuto nei giorni scorsi la licenza, autorizzata da Banca Italia e previo parere della Consob, per proporsi e poi qualificarsi come Pir Alternative e investire nell’economia reale. Hope parte quindi come piattaforma innovativa di investimento equity e quasi-equity per convogliare il risparmio privato degli investitori istituzionali e delle famiglie per investire in imprese e città d’eccellenza (Best of Italy e Best in Italy) e contribuire alla ripresa post-Covid. Hope è nata da un’idea di Claudio Scardovi, economista, manager, imprenditore e docente nell’Executive Master in Finanza della SDA Bocconi e al Master in Management dell’Imperial College.

L’idea iniziale di un fondo sovrano privato, nata nella prima fase della pandemia è stata successivamente reinterpretata e sviluppata per cogliere "l’opportunità nella crisi" e trasformare e innovare l’economia e la società valorizzando le potenzialità dei suoi asset reali, con la partecipazione attiva del risparmio privato delle famiglie, oggi pari a circa 4,7 trilioni di euro. Claudio Scardovi si è quindi fatto promotore di un progetto a carattere sistemico e sarà ad di Hope che vede oltre 40 soci fondatori rappresentati da istituzioni finanziarie e family office, nessuno con una quota superiore al 15% (Unicredit e Amundi-Credit Agricole sono gli unici azionisti “qualificati“ sopra il 10%).

I soci fondatori hanno capitalizzato Hope per 15,7 milioni e contribuiranno alla raccolta di capitale a supporto dei futuri investimenti, all’ottenimento dell’approvazione del prospetto di collocamento da parte di Consob e con un primo target di raccolta per 500 milioni. Hope investirà seguendo due principali strategie: Competitive corporates (investimenti in Pmi italiane a supporto della loro crescita, trasformazione digitale, conversione verde e internazionalizzazione) e Sustainable cities (investimenti nelle città e nei territori a supporto di progetti di rigenerazione e sviluppo urbano ecosostenibili).

"Ogni grande crisi – commenta Scardovi – va interpretata come un’irripetibile opportunità. L’opportunità per l’economia e la società del nostro Paese è oggi trasformarsi guardando a un modello di sviluppo caratterizzato da sostenibilità finanziaria, sociale e ambientale, ossia un modello di capitalismo per tutti che sia inclusivo, trasparente, equo e in grado di allineare gli interessi economici degli azionisti con la coscienza civica". L’obiettivo di Hope, conclude l’ad, "è contribuire al rilancio dell’economia dell’Italia, per riguadagnare competitività e attrattività e creare benessere e valore sostenibile".