CESSIONE DEL QUINTO, E PRESTITI ON LINE NEL SALVADANAIO

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CERCANO SEMPRE più spesso un prestito su Internet e mostrano interesse crescente per una particolare forma di finanziamento: la Cessione del Quinto dello stipendio o della pensione, che esiste da molti anni ma sta vivendo una nuova "primavera". Ecco, il ritratto degli italiani che decidono di indebitarsi per acquistare un bene di consumo durevole, dall’automobile all’arredamento di casa oppure per dotarsi di una scorta di liquidità in vista di spese future. Il quadro emerge dall’ultima edizione dell’osservatorio di PrestitiOnline, servizio che è stato lanciato circa 20 anni fa dal gruppo MutuiOnline e che permette di trovare su internet il finanziamento al consumo più conveniente tra quelli offerti in Italia da 17 banche e finanziarie.

Ogni trimestre, l’Osservatorio di PrestitiOnline scatta una fotografia del mercato italiano del credito al consumo. Dall’ultima edizione emergono alcuni trend significativi. La pandemia sembra infatti aver cambiato le esigenze di molte famiglie, almeno nel breve periodo. L’auto o la ristrutturazione della casa, per esempio, non sono più le destinazioni primarie del credito, rimpiazzate in molti casi da altre spese, considerate più imminenti. Il 28,6% dei prestiti richiesti e il 23% di quelli erogati sono legati infatti a un bisogno di liquidità, contro il 25,6% e il 18,9%, rispettivamente, registrati nel trimestre precedente. In aumento anche i prestiti per l’ acquisto di immobili, di box e di motociclette, mentre l’interesse per il credito destinato all’acquisto dell’auto è invece in forte calo: nell’arco di un trimestre, i finanziamenti di questa categoria hanno avuto una riduzione con tassi a due cifre e la loro quota sul totale è scesa in tre mesi dal 25,7% al 22,3% per quel che riguarda i finanziamenti richiesti e dal 27,8 al 22,6% per quelli erogati. Inoltre, un aspetto che emerge dall’ultima edizione dell’Osservatorio è una predilezione per l’indebitamento di durata non troppo lunga: l’incidenza sul totale dei piani di rimborso con scadenza a 5 anni è salita dal 24,3% al 32%. Sono crollate invece le richieste sulle lunghe durate, cioè maggiori o uguali a 8 anni, la cui quota sul totale è scesa dal 17,1% a 13,1%.

Ma il dato più interessante rilevato negli ultimi mesi da PrestitiOnline è soprattutto un altro. Negli ultimi mesi c’è stato appunto un vero e proprio boom della Cessione del Quinto, una forma di indebitamento che si estingue con una trattenuta diretta sullo stipendio o sulla pensione, senza garanzie aggiuntive, che un tempo era riservata per lo più agli impiegati pubblici o ai pensionati e che invece si sta ritagliando uno spazio significativo anche tra i dipendenti delle aziende private. Secondo l’Osservatorio, la quota di richieste di finanziamento da privati sotto forma di Cessione del Quinto è salita dal 43,3% dell’ultimo trimestre del 2020 al 47% dei primi 3 mesi del 2021. "C’è una chiara trasformazione nel comparto consumer con la Cessione del Quinto che è destinata a trasformarsi da prodotto di nicchia a prodotto mass market", dice Alessio Santarelli (nella foto), direttore generale Broking del Gruppo MutuiOnline e amministratore delegato di PrestitiOnline, il quale sottolinea i motivi che stanno alla base di questo trend: alcuni importanti cambiamenti normativi, la distribuzione della Cessione del Quinto attraverso molti diversi canali tra cui la rete internet, l’entrata nel mercato di banche primarie, e una maggiore trasparenza di questi finanziamenti. Il che, aggiunge Santarelli, "ha portato al lancio di offerte impensabili fino a un paio di anni fa".

Il taeg (tasso annuo effettivo globale) applicato alla Cessione del Quinto parte infatti da livelli ben più bassi di quelli di molte altre categorie di prestiti: dal 3,31% in su per i dipendenti pubblici, dal 4,99% per i lavoratori del settore privato e dal 3,61% per i pensionati. Santarelli ricorda però che, oltre ai fenomeni appena descritti, il mercato del credito al consumo manifesta altre tendenze: "Vediamo un’accelerazione dell’interesse verso l’online – conclude il manager – che da semplice canale di informazione sta diventando sempre più un canale di acquisto. Il che stimola le banche ad avere un’offerta competitiva e personalizzata anche guardando a strumenti più avanzati come la PSD2" (l’ultima direttiva europea sui pagamenti che sta portando maggiore concorrenza tra i player del settore bancario e creditizio ndr).