Intesa finanzia l’agricoltura sostenibile

I casi di Parmareggio, Rigoni e Ortofruit Italia

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di Giuseppe Catapano

La crescita sostenibile va stimolata. E finanziata. È ciò che una banca può fare per dare il proprio contributo. Intesa Sanpaolo sta muovendo passi concreti, come dimostrano anche le recenti partnership con Parmareggio, Rigoni di Asiago e Ortofruit Italia. Nei primi due casi si tratta di finanziamenti, per un valore complessivo di circa 40 milioni di euro. Parmareggio appartiene al gruppo Bonterre, ha sede a Modena, ed è leader nella filiera del Parmigiano Reggiano, Grana Padano e nella produzione dei salumi. I numeri: circa 1,3 miliardi di fatturato, 3 filiali commerciali all’estero, 18 stabilimenti in Italia, 2.200 dipendenti, 165.000 tonnellate vendute all’anno. Intesa Sanpaolo ha concesso all’azienda un prestito di 37 milioni legato a precisi obiettivi di miglioramento Esg (ambiente, sociale e governance).

Si tratta di un finanziamento S-Loan, strutturato proprio per accompagnare gli sforzi delle imprese sulla sostenibilità, garantito digitalmente e in tempi brevi da Sace tramite Garanzia Italia. L’obiettivo è quello di sostenere il capitale circolante, il costo del personale e il piano investimenti di Parmareggio che sarà incentrato su nuovi programmi Esg strategici.

L’operazione durerà 72mesi e permetterà alla realtà emiliana – che punta a ridurre l’impatto ambientale – di portare avanti attività di forte impatto sociale a supporto delle associazioni operanti nel no profit e nel sostegno alle categorie svantaggiate, oltre a programmi di formazione interna dedicati al personale sui temi della cultura della sostenibilità. "Questi valori – spiegano da Intesa Sanpaolo – hanno trovato in noi piena condivisione. Riteniamo fondamentale promuovere lo sviluppo di un’economia sostenibile, favorendo lo sviluppo di tale cultura. Per ogni anno in cui l’impegno sarà rispettato dall’azienda, verrà riconosciuto uno sconto sul finanziamento".

Intende ridurre l’impatto ambientale anche Rigoni di Asiago, a cui Intesa Sanpaolo ha concesso un finanziamento di 2,8 milioni di euro con due obiettivi di miglioramento Esg. Il primo obiettivo è da raggiungere attraverso programmi finalizzati a coinvolgere clienti e fornitori nell’adottare pratiche virtuose, il secondo riguarda il numero di ore di formazione da dedicare ai propri dipendenti sui temi di sostenibilità sociale e ambientale, con l’intento di promuovere buone pratiche sia negli ambienti lavorativi, sia a casa.

Il primo gruppo bancario italiano ha anche sottoscritto con Ortofruit Italia un accordo di collaborazione per anticipare alle aziende agricole consociate il valore di liquidazione della raccolta ortofrutticola. Primo caso di intervento privato a favore del settore frutta e ortaggi nel panorama nazionale, l’iniziativa si inserisce nel Programma Filiere di Intesa Sanpaolo, pensato per consentire alle aziende di beneficiare dei vantaggi creditizi e bancari riconosciuti al capofiliera. In Piemonte sono state finanziate 77 filiere per un totale di circa 3mila piccole realtà produttive e del commercio.

Nell’anno della pandemia da Coronavirus, questo tipo di sostegno si è rivelato strategico per la tenuta del sistema produttivo spingendo Intesa Sanpaolo a convogliare sul progetto ulteriori 10 miliardi di euro. Ortofruit beneficerà dell’accordo con l’istituto di credito per sviluppare ulteriormente i propri progetti legati all’economia circolare.