Rete a banda ultralarga in Lombardia, la mappa dei lavori

Sono 800 i milioni di euro investiti per cablare anche i paesi, fra questi c'è anche il Comune più piccolo d'Italia ovvero Morterone

Fibra ottica

Fibra ottica

I 13mila chilometri di strade, i quasi 2mila di binari, i 4 aeroporti, i 2 porti fluviali e i 5 maxi terminal della Lombardia non bastano più. Per ingrandire le loro aziende ed esportare i loro prodotti in tutto il mondo, gli imprenditori lombardi hanno bisogno della rete. Non una rete qualsiasi, di una rete a banda ultralarga per navigare veloci, oltre le distanze della geografia e le lungaggini della burocrazia che frenano la corsa dell’economia. "Le reti a banda ultralarga sono ormai diventate un’infrastruttura indispensabile per le imprese, la pubblica amministrazione e i cittadini", conferma il presidente di Unioncamere Lombardia Gian Domenico Auricchio.

In tutta Italia sono previsti investimenti oltre 6 miliardi e mezzo di euro per connettere anche i paesi più piccoli e isolati e dare a tutti la stessa opportunità di crescere, competere e accedere ai servizi: 216milioni sono destinati alle scuole, mezzo miliardo per la sanità. In Lombardia invece per portare banda ultralarga sono previsti e in corso diversi lavori per un importo complessivo di 800 milioni di euro per connettere almeno 1 milione 350mila utenze nei paesi più piccoli e isolati attualmente non cablati, quasi 400mila edifici, poco meno di 2mila siti collegati a 191 impianti di telefonia mobile, 1.264 scuole e 1.342 strutture sanitarie. La maggior parte degli interventi saranno ultimati entro l’estate del 2026. In 328 comuni della Lombardia che fanno parte delle cosiddette “aree bianche” - dove cioè la realizzatone delle infrastrutture digitali è garantita con risorse pubbliche e non di operatori privati sul mercato che non avrebbero i soldi sufficienti perché si tratterebbe di affari in perdita – sono già stati conclusi i piani di cablaggio in fibra ottica; in altri 66 mancano solo i collaudi di verifica, in 91 i cantieri sono praticamente chiusi e in 186 i tecnici sono all’opera. Molti altri interventi sono in fase di progettazione: 440 in fase di progettazione esecutiva, 36 definitiva e 369 preliminare. Ci sono poi 62 paesi già cablati con la rete rete Fwa, Fixed wireless access, altri 100 dove manca solo il collaudo, 67 dove i lavori sono ormai finiti e 18 in cui sono in corso d’opera.

Tra i borghi dove è arrivata la banda larga come nelle città più grandi c’è pure Morterone, il paese più piccolo d’Italia con i suoi 31 abitanti, solo 9 dei quali tra l’altro stanziali, che però accoglie decine di turisti, villeggianti e proprietari di seconde case che hanno trascorso lì, alle pendici del Resegone, a mille metri di quota, il lockdown da Covid. La nuova infrastruttura connette circa 180 edifici. È stata allestita “tirando” e “posando” i cavi in fibra ottica tra i pali delle linee aeree con un drone.

"Lombardia e Veneto saranno la vetrina d’Italia verso il mondo durante i Giochi olimpici invernali del 2026 – sottolinea il presidente di Unioncamere Lombardia -. I prossimi anni saranno determinanti per raggiungere l’obiettivo di una maggiore infrastrutturazione. Il futuro esige che i diversi territori si attrezzino per affrontare nel migliore dei modi le sfide globali, a partire dalla transizione ecologica e digitale".