L’intelligenza artificiale si impara: patto di ferro fra StM e Politecnico

Il colosso brianzolo di accelerometri e microconduttori con l’ateneo per un polo da 85 ricercatori

Il presidente di StM Jean-Marc Chéry e il ministro Giancarlo Giorgetti

Il presidente di StM Jean-Marc Chéry e il ministro Giancarlo Giorgetti

Milano, 15 giugno - Dal cestello della lavatrice comandato a distanza al navigatore satellitare, fino all’airbag. Oggetti e operazioni quotidiane dietro alle quali ci sono gli accelerometri di StM. La penetrazione del digitale nella vita quotidiana è massiccia e lo sarà ancora di più dopo l’accordo stretto ieri nell’Aula magna del Politecnico di Milano fra la multinazionale con sede in Brianza, leader nella produzione di semiconduttori, e l’ateneo. Insieme aprono un laboratorio per lo studio di sensori avanzati Steam e preparano il terreno per un’altra rivoluzione nell’elettronica di consumo. Un’operazione che vale oro, la domanda è in crescita esponenziale. Dietro, ci sono gli studi sull’intelligenza artificiale, un nuovo capitolo nel lungo rapporto stretto da anni fra impresa e ricerca.

Nel lontano 2006 St è stato il primo marchio al mondo a iniziare a fabbricare dispositivi Mems - Micro electro-mechanical systems, - su wafer di silicio da 8 pollici, i minuscoli dispositivi che usiamo tutti i giorni senza saperlo nel joystick della play-station o negli orologi da polso anti-infarto. Una mossa coraggiosa che ridusse il costo unitario velocizzando la crescita delle applicazioni e lo sviluppo di nuovi mercati: automotive, salute, tempo libero. Due anni dopo era cominciata la prima partnership con Polimi, oggi un secondo patto che li vedrà lavorare fianco a fianco per 5 anni.

L’accordo permetterà all’università di diventare ancor più attrattiva per accademici di talento, grazie a molteplici borse di dottorato e posizioni per professori e ricercatori, consentendo tra l’altro un ulteriore sviluppo del centro di eccellenza dedicato ai sensori d’avanguardia in Lombardia. L’intesa prevede anche l’aggiornamento delle principali infrastrutture, a partire da una nuova linea pilota da 200 millimetri che affiancherà l’attuale clean room da 150 di Polifab. Dedicata allo sviluppo di nuove tecnologie Mems, sarà impiegata a supporto di progetti di formazione ed elaborazione tesi. Saranno 85 i ricercatori coinvolti nelle iniziative congiunte.

«Questa è una collaborazione preziosa e di importanza strategica per il Politecnico su un tema chiave come la sensoristica e l’intelligenza artificiale – spiega il rettore Ferruccio Resta –. Un investimento quinquennale, che diventerà decennale, che mira a innovare il comparto manifatturiero, traino dell’economia italiana. Il laboratorio, aperto alle imprese, si inserisce all’interno di un progetto ambizioso, quello di creare un vero distretto di innovazione nel Parco dei Gasometri alla Bovisa. Qui si svilupperà un ecosistema di livello internazionale capace di competere con le migliori realtà straniere". "L’accordo fornirà un importante contributo alle nostre attività. È un ottimo esempio di ciò che significa per noi la sinergia con l’università: supportare tecnologie di avanguardia in ambienti ingegneristici di punta sviluppando talenti per costruire insieme il futuro", aggiunge Jean-Marc Chéry, presidente e ceo di St. Il patto è stato firmato sotto gli occhi del ministro per lo Sviluppo Giancarlo Giorgetti: "Oggi uniscono le forze due realtà importanti per il futuro del Paese".