SOSTENIBILITÀ, AMBIENTE E VALORI DELLE IMPRESE POST-COVID

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IL VIRUS ha cambiato radicalmente non solo le nostre vite e il nostro livello di ansia, ma anche il modo di fare impresa a livello globale. A metterlo nero su bianco è l’indagine compiuta da Deloitte Private su 2.750 leader di aziende di medie dimensioni nel mondo, tra cui 150 situate in Italia. Il report certifica ciò che emerge chiaramente anche dall’osservazione dei comportamenti delle aziende: il Covid-19 ha modificato in profondità le strategie aziendali e le gerarchie d’investimento nel mondo occidentale, rispetto non solo ai colossi globali ed europei ma all’intero sistema imprenditoriale, trasformando in priorità di primo livello per circa il 60% delle imprese ambiti prima marginali come l’identificazione della mappa dei valori dell’azienda e la realizzazione di investimenti in sostenibilità e per la riduzione dell’impatto ambientale delle produzioni.

Nell’auto-valutazione del proprio posizionamento sostenibile, il 35% delle aziende si posiziona già a metà del processo di trasformazione e il 6% si ritiene addirittura in una fase matura. Ed è facile pronosticare che il restante 40% seguirà prima o poi la scia della maggioranza, per evitare di essere messo fuori mercato dalla travolgente spinta della finanza Esg, dalla crescente cultura sostenibile dei consumatori e dalle scelte delle istituzioni europee (Next Generation Eu) e internazionali (Agenda Onu 2030). In questo scenario, si moltiplicano quotidianamente gli esempi virtuosi in direzione della sostenibilità d’impresa. Ma la competizione è diventata così serrata da rendere ormai inutili (o perfino pericolosi) semplici annunci, vuote dichiarazioni d’intenti, progetti fumosi: è finita la fase dei pionieri, non c’è più posto per improvvisazione ed effetti speciali sganciati dalla realtà. Da Torino a Milano fino a Bari, è sufficiente una panoramica delle più recenti iniziative nel mondo dell’imprenditoria italiana per fotografare nitidamente la trasversalità dei settori coinvolti e l’ampiezza del range di iniziative di sostenibilità messe in campo. Il settore del food e beverage è tra i più impattati in Italia dalla rivoluzione sostenibile. Punta ad esempio alla revisione del prodotto, del packaging e dell’esperienza del consumo del caffè in chiave sostenibile l’accordo quinquennale appena siglato tra Lavazza e Politecnico di Torino. L’implementazione della strategia di sostenibilità di Lavazza vede impegnato il centro di Ricerca e Sviluppo del gruppo, costituito da oltre 110 ingegneri e tecnologi alimentari che lavorano in modalità open source con partner di eccellenza in diversi settori. Molti chilometri più a sud, il successo di una serie di imprese di riferimento della Puglia viene raccontato non più solo attraverso i risultati economici ma soprattutto focalizzando l’attenzione su etica negli affari, gestione delle relazioni umane e rapporto con l’ambiente: a Bari, nel recente evento ‘Reporting della sostenibilità’ i gruppi pugliesi AQP, Casillo ed Exprivia si sono confrontati su comportamenti etici e nuovi strumenti di rendicontazione integrati.

MA IL MONDO che per primo ha assunto sostenibilità e fattori Esg come bussole di riferimento delle scelte di finanziamento e di investimento, a livello globale, è quello finanziario. In Italia Unicredit, ad esempio, ha lanciato una gamma di finanziamento dedicata alle imprese che si impegnano a migliorare il proprio profilo di sostenibilità. Il nuovo prodotto del gruppo bancario si chiama ‘Finanziamento Futuro Sostenibile’: l’obiettivo è incentivare gli investimenti di medio-lungo termine delle aziende italiane, supportandone i piani di crescita sostenibile. La banca riconosce al momento dell’erogazione del finanziamento una riduzione del tasso, con successiva verifica del raggiungimento di almeno due obiettivi di miglioramento in ambito ESG tra tutela dell’ambiente, miglioramento del ruolo sociale e conduzione etica dell’impresa. Sono soltanto alcuni esempi, tra i più recenti nel nostro Paese, di un’onda inarrestabile che promette di cambiare in meglio il vecchio modello di capitalismo. I valori diventeranno un valore economico? La strada, oggi, sembra quella giusta.

fdelzio@luiss.it @FFDelzio