POLITECNICI, ATENEI E CENTRI DI RICERCA L’INNOVAZIONE È UNA RETE DI INTELLIGENZE

L’IMPEGNO DI ENI sull’innovazione non si ferma al proprio interno. Da sempre il gruppo collabora con università e istituti di ricerca (oltre 70 in Italia e nel mondo) perché queste partnership rappresentano una grande opportunità di ulteriore crescita per tutti e anche per il Sistema-Paese. In questo senso vanno i progetti per lo sviluppo di centri di ricerca e di laboratori congiunti, inclusi negli accordi che l’azienda ha recentemente firmato con realtà come il Politecnico di Milano, quello di Torino e l’Università di Padova. A marzo è stato rinnovato l’accordo quadro con il Politecnico di Milano per realizzare un Centro di innovazione e ricerca. Iniziata nel 2008, la collaborazione tra Eni e Politecnico ha potuto contare su investimenti in attività di ricerca per circa 50 milioni, portando a soluzioni innovative in diversi campi, tra i quali l’economia circolare, la Carbon neutrality e i sistemi di monitoraggio impiegati nell’Asset integrity management.

Il nuovo accordo quadro mira a consolidare l’importante partnership tra il gruppo guidato da Claudio Descalzi e Polimi e a renderla ancora più funzionale alle linee strategiche di sviluppo sostenibile, mediante l’individuazione e la diffusione di nuove tecnologie. L’elemento strategico di questo nuovo accordo quadro, della durata di 5 anni estendibili a 7, è la realizzazione del primo Centro congiunto per l’accelerazione dell’applicazione di tecnologie innovative per la transizione energetica e la Carbon neutrality. Nel Centro verranno realizzati progetti specifici, individuati mediante iniziative di Technology Foresight e di analisi dedicate all’accelerazione dei percorsi di sviluppo delle tecnologie e al loro deployment. Ai progetti lavoreranno a stretto contatto ricercatori, tecnologi ed esperti di accelerazione del time-to market dei prodotti della ricerca di entrambe le parti.

A settembre 2020 Eni ha siglato il protocollo d’intesa con un altro prestigioso Politecnico, quello di Torino, per rafforzare ulteriormente la consolidata collaborazione nell’ambito della ricerca scientifica, in particolare per realizzare un’iniziativa accademica congiunta volta ad ampliare lo studio delle forme di energia provenienti dal mare. L’accordo prevedeva l’istituzione di un laboratorio di ricerca "MarEnergy Lab", contribuendo così a una ulteriore crescita del know-how in materia e a una rapida realizzazione industriale delle tecnologie per lo sfruttamento delle risorse energetiche marine. E di una cattedra sull’"Energia dal Mare" per formare ingegneri specializzati nella progettazione, realizzazione e utilizzo delle nuove tecnologie che saranno sviluppate proprio nel laboratorio.

Ultima, ma non per importanza, è la collaborazione siglata lo scorso aprile tra l’Eni e l’Università degli Studi di Padova sui temi della transizione energetica, trasformazione digitale ed economia circolare. L’intesa, della durata di 3 anni estendibile fino a 5, consolida la collaborazione già avviata in settori cruciali per Eni, come la geologia e la geofisica, e individua nuove linee strategiche di ricerca per lo sviluppo sostenibile e la decarbonizzazione: nuove tecnologie per la Carbon Capture, Utilisation and Storage e per lo sfruttamento dell’energia solare nonché studi sulla fusione nucleare a confinamento magnetico.

Achille Perego