IL TERZO VALICO DEI GIOVI? ESEMPIO DI SOSTENIBILITÀ

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MIGLIORARE l’accessibilità di un territorio, ma anche dar vita a un vero e proprio progetto sociale, valorizzando quei luoghi dal punto di vista storico, culturale, turistico, ambientale. È questo, nella visione Gruppo FS, il significato di ‘infrastruttura sostenibile’. Per tale ragione la costruzione di nuove infrastrutture ferroviarie e stradali, oltre a connettere persone e merci, è accompagnata dalla riqualificazione di borghi e edifici storici, alla creazione di sentieri e percorsi ciclabili, parchi giochi e impianti sportivi, e a interventi di depurazione delle acque, di illuminazione e digitalizzazione. "Piccoli e grandi progetti condivisi con i cittadini, – spiega FS – che siano utili alle comunità che abitano quei luoghi e allo sviluppo sostenibile del Paese". Un esempio in questo senso è rappresentato dal Terzo Valico dei Giovi che con i suoi 53 chilometri di nuova linea ferroviaria che connetterà Genova, Torino e Milano creando un’unica area urbana. Nell’ambito della realizzazione dell’opera si inserisce il ‘Progetto condiviso di sviluppo del territorio piemontese’. Apripista del nuovo modello di sviluppo infrastrutturale promosso dal Gruppo FS il progetto è nato da un’intesa fra il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, il Commissario Straordinario del Terzo Valico, la Regione Piemonte, la Provincia di Alessandria, 11 comuni piemontesi, e RFI, supportata tecnicamente da Italferr (entrambe società del Gruppo FS Italiane).

Nell’ambito del ‘Progetto condiviso’ agli 11 comuni piemontesi interessati dall’attraversamento del Terzo Valico sono stati destinati 60 milioni di euro di investimenti di cui 11 già distribuiti e "altri 49 – fa sapere FS – pronti a essere investiti". Risorse che, per fare degli esempi concreti, saranno utilizzate per realizzare 14 nuovi chilometri di piste ciclabili, 94 chilometri di sentieri pedonali riqualificati, 36,2 chilometri di interventi di manutenzione straordinaria stradale, opere di consolidamento di scarpate e messa in sicurezza di ponti stradali, interventi di potenziamento della rete idrica e la digitalizzazione dei sistemi di comunicazione. In programma anche la riqualificazione del patrimonio edilizio come il Complesso Conventuale dei Cappuccini, la seconda più importante pinacoteca del Piemonte, l’Accademia Enogastronomica del novese e l’Albergo Diffuso.

Giulia Prosperetti