Gruppo Fs, il Recovery viaggia in treno

Gruppo Fs, il Recovery viaggia in treno

Gruppo Fs, il Recovery viaggia in treno

POTENZIAMENTO dei collegamenti ferroviari, nuovi treni, intermodalità e logistica, manutenzione stradale. Con, complessivamente, 62 miliardi di euro di investimenti, la mobilità sostenibile è al centro del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Tra gli obiettivi figurano la riduzione delle emissioni attraverso il trasferimento del traffico passeggeri e merci dalla strada alla ferrovia; l’aumento della connettività e della coesione territoriale attraverso la riduzione dei tempi di viaggio; la digitalizzazione delle reti di trasporto; e l’aumento della competitività dei sistemi produttivi, in particolare del Sud.

Nell’ambito della cosiddetta ‘cura del ferro’, una parte consistente di tali risorse, pari a 24,77 miliardi di euro, sarà destinata al potenziamento dei collegamenti ferroviari in Italia. Un importante investimento – spiega il Mims – è quello relativo allo ‘Sviluppo del sistema europeo di gestione del trasporto ferroviario (Ertms)’ al quale il Piano destina 2,97 miliardi di euro. L’investimento si pone l’obiettivo di aggiornare i sistemi di sicurezza e segnalazione esistenti, garantendo così, con anticipo rispetto alle scadenze fissate dall’Ue, la piena interoperabilità con le reti ferroviarie europee e l’ottimizzazione della capacità e delle prestazioni della rete con, di conseguenza, benefici anche sul trasporto ferroviario regionale e sulla frequenza del traffico dei pendolari in entrata nelle principali aree urbane del Paese. In tale scenario il nuovo indirizzo strategico del Gruppo FS Italiane, guidato dall’amministratore delegato Gianfranco Battisti (a destra in alto) è quello di accelerare, andando anche oltre l’orizzonte del Recovery Plan, l’ implementazione di Ertms su tutti i 16.800 km della propria entro il 2036. Un obiettivo che – sottolinea FS – si pone in armonia con gli investimenti tecnologici di rinnovo degli apparati di stazione digitali già in corso, andando progressivamente a sostituire i sistemi di segnalamento preesistenti con una tecnologia tutta digitale ed interoperabile.

Operativo in Italia da oltre 10 anni, scelto dall’Unione Europea come standard unico per la supervisione e il controllo del distanziamento dei treni e considerato fra le più significative innovazioni introdotte negli ultimi anni nel panorama del segnalamento ferroviario, l’evoluto sistema di sicurezza Ertms presenta diversi vantaggi. Oltre a garantire prestazioni più elevate, il sistema Ertms permette, infatti, anche un risparmio sui costi di gestione e manutenzione rispetto ai tradizionali sistemi di segnalamento. Per questo motivo ne è prevista l’installazione anche lungo la rete convenzionale e sulle linee regionali. Il sistema favorisce, inoltre, l’interoperabilità tra operatori ferroviari provenienti da diverse nazioni, sulla base di informazioni scambiate fra il sottosistema di terra e di bordo. I dati e le informazioni trasmessi permettono di seguire, istante per istante, la marcia del treno fornendo al macchinista tutte le indicazioni necessarie alla guida in sicurezza, con l’attivazione della frenatura d’emergenza nel caso in cui non siano rispettati tutti i parametri e la velocità del treno superi quella consentita.