Gruppo Barilla: emissioni di Co2 ridotte del 31% in dieci anni

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PASTA, SUGHI E PRODOTTI da forno sempre più sostenibili, innovativi e con un miglior profilo nutrizionale: Negli ultimi 10 anni il gruppo Barilla ha riformulato 476 prodotti migliorandone il profilo nutrizionale di e ridotto del -31% le emissioni di CO2 eq. e del 23% il consumo idrico per tonnellata di prodotto finito. Impatto zero sul Pianeta per quattro brand – Wasa, Gran Cereale, Mulino Bianco e Harrys – che hanno raggiunto la totale compensazione di CO2 equivalente. È quanto emerge dal rapporto di sostenibilità del gruppo Barilla. Anche il packaging racconta una storia di rispetto per le risorse del Pianeta. Barilla si è data l’impegno di raggiungere nei prossimi mesi il 100% delle confezioni progettate per essere riciclabili. Per rendere le confezioni sempre meno impattanti, i principi guida a cui si ispira Barilla prevedono l’utilizzo di carta e cartone in sostituzione alla plastica laddove le caratteristiche di sicurezza del prodotto e organolettiche del prodotto lo permettono. L’utilizzo di carta e cartone in fibra vergine provenienti da foreste gestite in modo responsabile.

La sostenibilità in Barilla è anche attenzione alle persone e alle comunità locali. sin dai primi mesi di emergenza Coronavirus dello scorso Barilla ha attivato una serie di iniziative solidali nei diversi Paesi in cui il gruppo è presente per un totale di oltre 5,5 milioni di euro e circa 3.500 tonnellate di prodotti donati. . Nel 2020 il totale delle materie prime strategiche acquistate responsabilmente ècresciuto del +19% e vede coinvolte 10.000 aziende in progetti di agricoltura sostenibile. Barilla, inoltre, si avvale di 2 disciplinari per la coltivazione sostenibile del grano tenero: Carta del Mulino e Carta di Harrys. E anche pomodori e basilico per realizzare i sughi e i pesti Barilla sono coltivati, laddove possibile, vicino agli stabilimenti di produzione, per ridurre al minimo il tempo tra la raccolta e la lavorazione del prodotto. Il sostegno all’agricoltura locale tocca anche la pasta, di cui Barilla è leader mondiale. Il 90% del grano duro, ingrediente chiave di tutte le marche di pasta del gruppo, viene acquistato dal mercato locale e il 42% mediante contratti di coltivazione. E con il ‘Manifesto del Grano Duro’, lanciato nel 2020, traduce il suo impegno concreto a sostegno della filiera agricola italiana. Da diversi anni Barilla è impegnata a ridurre l’impatto ambientale del trasporto di materie prime e prodotti finiti. Da marzo 2020, il 70% dei prodotti destinati dall’Italia alla Germania viene spedito con una soluzione intermodale frutto di una partnership sviluppata con GTS Logistic, che ‘taglia’ circa 5.000 camion all’anno, con un risparmio di circa 6.000 tonnellate di CO2.

Nel 2020, il fatturato del gruppo Barilla è stato pari a 3.890 milioni di euro (+9% al netto dell’effetto cambio rispetto al 2019), con pasta, sughi e piatti pronti a rappresentare il 55,2% del fatturato e i prodotti da forno il 46,2%. Confermato il piano globale, già in corso, di investimenti in Italia: 1 miliardo di euro nel quinquennio 2020-2024 su tre filoni strategici: rinnovamento degli asset industriali, sviluppo delle filiere strategiche di approvvigionamento, acquisizioni nel territorio italiano.