Quali sono le città in Italia e Lombardia dove i prezzi sono aumentati di più? Classifica

La graduatoria è stata elaborata dall'Unione nazionale consumatori sulla base dei dati Istat riguardo l'inflazione misurati nel mese appena passato

Fra i temi più caldi a livello economico in Italia c'è, sicuramente, l'aumento dei prezzi causato dall'inflazione. Oggi, mercoledì 16 novembre, l'Istat ha reso noti i dati riguardanti ottobre delle regioni e dei capoluoghi di regione e comuni con più di 150 mila abitanti, in base ai quali l'Unione nazionale consumatori ha stilato la classifica delle città e delle regioni più care d'Italia, in termini di aumento del costo della vita.

La top ten delle città

In testa alla classifica dei capoluoghi e delle città con più di 150 mila abitanti più care c'è Ravenna dove l'inflazione è pari a +13,9%, la quarta più alta d'Italia. Un dato che si traduce nella maggior spesa aggiuntiva, in media, di 3.359 euro su base annua. Al secondo posto sempre una città dell'Emilia Romagna, Bologna, dove il rialzo dei prezzi del 13,2%, la sesta maggiore inflazione. Il che determina un incremento di spesa annuo pari a 3.293 euro per una famiglia media. Sul gradino più basso del podio Bolzano che perde, quindi, il primato di città più rincarata d'Italia grazie al fatto che con +12,3% è "solo" all'11° posto per inflazione, con una spesa supplementare pari a 3.269 euro annui per una famiglia tipo. Al quarto posto Milano (+11,7%, +3176 euro), poi Catania, che con +15,6% ha l'inflazione più alta d'Italia e una spesa di 3.097 euro, Modena (+12,8%, 3093 euro), al settimo posto Trento (+11,7%, +3062 euro). Seguono Perugia (+13,1%, +3009 euro) e Brescia (+11,3% +2980 euro). Chiude la top ten Firenze, +12,7%, pari a 2962 euro.

E' la Sicilia la regione con le città con il tasso di inflazione più alta. Dopo Catania, infatti, al 2° posto c'è Palermo (+14,9%, +2958 euro) e al 3° Messina (+14,1%, +2689 euro) La città più "virtuosa" è Potenza, con un'inflazione del 9,1% e una spesa aggiuntiva annua per una famiglia tipo pari a "solo" 1.797 euro. Segue Catanzaro (+10%, +1.868 euro) e Reggio Calabria (+10,4%, +1.942 euro). La città con inflazione più bassa è Aosta, con +8,7% (2.153 euro).

La situazione nelle regioni

In testa alla classifica delle regioni più "costose", con un'inflazione annua a +11,9%, il Trentino che registra a famiglia un aggravio medio pari a 3.092 euro su base annua. Segue l’Emilia Romagna, dove la crescita dei prezzi del 12,5% implica un'impennata del costo della vita pari a 2.973 euro, terza l'Umbria, +12,7%, con un rincaro annuo di 2.869 euro. Quarta la Lombardia con un'inflazione misurata all'11% e una spesa che aumenta di 2.858 euro l'anno per ogni famiglia. La regione più risparmiosa è la Basilicata, +9,3%, pari a 1.801 euro, seguita dalla Puglia (+12,2%, +1.975 euro). Medaglia di bronzo per il Molise (+11,1%, +2.032 euro). La Valle d'Aosta ha, invece, l'inflazione più bassa (+8,8%, +2.178 euro).

La graduatoria lombarda

E la Lombardia? L'Unione nazionale consumatori ha stilato anche una classifica riguardante esclusivamente la regione, al di là delle dimensioni di ciascun centro. Milano - quarta a livello nazionale - è prima in Lombardia. Seguono Mantova (3.059 euro l'aumento annuo del costo della vita a fronte di un'inflazione dell'11,6%), Varese (3.032 euro di rincaro, inflazione all'11,5%), Brescia, Lecco (2.919 euro di rincaro, inflazione all'11,5%), Cremona (rincaro 2.874 euro, inflazione al 10,9%), Pavia (rincaro di 2.821 euro, inflazione al 10,7%), Como (2.663 euro di spesi in più all'anno, inflazione al 10,1%), Lodi (2.615 euro di rincaro, inflazione al 10,3%) e Bergamo (la meno penalizzata con un rincaro di 2.558 euro e inflazione al 9,7%).