Via agli incentivi per auto e moto, contratti già validi da lunedì 16 maggio

Riguarderanno i veicoli non inquinanti con sconti fino a 5.000 euro. Effetto immediato nonostante la pubblicazione in Gazzetta dal 25

Via agli incentivi auto e moto

Via agli incentivi auto e moto

 Lunedì  16 maggio entrano in vigore gli attesi incentivi per le auto e le moto non inquinanti con sconti fino a 5.000 euro. Il decreto - secondo quanto si apprende dal Mise - sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e sarà subito operativo. L’operatività sulla specifica piattaforma partirà il 25 maggio, ma i contratti di vendita saranno validi dal 16 maggio. 

Il provvedimento, firmato dal presidente del Consiglio Mario Draghi e seguito con grande attenzione dal ministro dello Sviluppo Giancarlo Giorgetti, destina 650 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024, quasi due miliardi in tre anni 

In aprile il mercato dei veicoli commerciali leggeri aveva registrato un pesante calo delle immatricolazioni, il peggiore dall’inizio dell’anno. I nuovi veicoli registrati nel mese, secondo le stime del Centro Studi e Statistiche Unrae, sono ammontati a 14.190 unità, con una riduzione del 16,5% rispetto alle 16.985 immatricolazioni di aprile 2021. 

Un calo in percentuale a doppia cifra per la prima volta quest’anno, che contribuisce a peggiorare il bilancio del primo quadrimestre, fermo a 58.180 immatricolazioni verso le 63.079 di gennaio-aprile 2021, con una riduzione complessiva del 7,8%.

”Limitare gli incentivi ai soli veicoli elettrici - aggiunge Crisci - ed escludere, anche a fronte di rottamazione, i mezzi a combustione tradizionale che sono il 98,5% del totale, significa non solo ridurre le potenzialità del mercato, ma soprattutto ritardare il rinnovo del parco circolante di questo importante comparto, tra i più vecchi d’Europa; con il ritmo attuale ci vorranno ancora 22 anni per sostituirlo interamente. Apprezziamo dunque il varo degli incentivi".

Secondio Crisci, è però altrettanto fondamentale che si predisponga una solida rete infrastrutturale, anche attraverso sgravi fiscali per l’installazione da parte dei privati, altrimenti il mercato dei veicoli a zero emissioni stenterà a decollare verso i livelli richiesti dai programmi di transizione energetica”, conclude. L’analisi della struttura del mercato del primo trimestre, confrontata con lo stesso periodo 2021, evidenzia un forte calo dei privati che scendono al 19,4% di quota (-3,7%) e delle società, che si fermano al 40,3% del totale (-5,6%).