EDILIZIA ACROBATICA, I MURATORI VOLANTI DEL MADE IN ITALY

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AVETE PRESENTE la foto degli anni Trenta del secolo scorso che ritrae un gruppo di muratori mentre pranzano seduti sul ponteggio di un grattacielo in costruzione a Manhattan, sospesi nel vuoto? Bene, è possibile che immagini del genere siano presto oggetto da museo. I ponteggi nell’edilizia, infatti, possono avere vita breve. Almeno in alcune circostanze. EdiliziAcrobatica, infatti, è una società che da quasi trent’anni ha implementato una tecnica coraggiosa, che consente la realizzazione di lavori edili in esterna, senza il sostegno di impalcature. Imbragati a una doppia fune di sicurezza, quasi fossero alpinisti intenti a scalare una parete di roccia, gli operatori accedono con facilità ai tetti e possono muoversi in sospensione davanti alle facciate di qualsiasi edificio, per compiere ogni tipo di ristrutturazione e manutenzione. Grondaie, canne fumarie e vetrate, ma anche opere più vaste, tra cui il rifacimento di tetti o il ripristino di balconi e facciate sono le attività all’ordine del giorno di questi muratori volanti, che sembrano un po’ dei supereroi, tipo Spiderman o Capitan Marvel…

L’intuizione si accende, nel 1994, nella mente di Riccardo Iovino, skipper genovese. Un giorno un amico gli chiede di aggiustargli una grondaia. Lui, abituato ad arrampicarsi sugli alberi delle barche a vela, risolve il problema ed elabora l’idea. Da quel momento EdiliziAcrobatica, da start up qual era, scala le vette più alte del mercato.

"Erano dodici pionieri senza paura del vuoto", ricorda Anna Marras, socia, amministratrice con delega all’Hr e nel team dal 2007. Sì, proprio quella volitiva signora che è protagonista dell’accattivante pubblicità in cui la si vede appesa nel vuoto impegnata a pitturare il cornicione di un palazzo. Oggi l’azienda è quotata in Borsa – a Milano e Parigi – e nel 2020 ha registrato un fatturato di circa 45 milioni di euro. In crescita del 14% rispetto al 2019. Fresca, inoltre, un’operazione che ne fortifica l’internazionalità. Dopo l’ingresso in Francia, due anni fa, con la creazione di EdiliziAcrobatica France, è di inizio maggio la sigla di un contratto preliminare per l’acquisizione di un ramo della Acce’s Vertical, azienda omologa spagnola, per un controvalore di 450mila euro.

"Ma il vero successo – commenta ancora Marras – è legato alle persone, che siano clienti o collaboratori". In piena pandemia infatti, EdiliziAcrobatica ha assunto 250 dipendenti, raggiungendo così un organico di oltre 1.080 persone, tra cui molte donne. "Alcune sono abili muratrici acrobatiche. E, credetemi, l’elemento femminile, nel mondo dell’edilizia e dei cantieri, è sempre stato di second’ordine". In un momento come questo, la ristrutturazione di un condominio è uno di quei temi per cui tutta una famiglia si riunisce intorno alla calcolatrice e valuta se affrontarne la spesa. È vero che i vari eco, sisma e super bonus possono venire incontro. Tuttavia, impalcature e ponteggi vogliono dire costi, polvere e poca sicurezza. I lavori in fune, al contrario, già sperimentati per la Tour Eiffel, cauterizzano tutti questi problemi. "Velocità, interventi mirati e zero intrusioni": la socia di EdiliziAcrobatica sintetizza così i vantaggi delle loro attività. "Veniamo incontro alle esigenze delle amministrazioni di condomini, spesso costrette a raggruppare più lavori, in modo da contenere i costi delle impalcature, con il rischio però di allungare i tempi della manutenzione e le immaginabili conseguenze dell’incuria". Non ci sono però solo i successi commerciali. EdiliziAcrobatica ha dato vita a un progetto per gli ospedali pediatrici. Gli operai acrobatici rinunciano a una giornata di riposo e si trasformano in supereroi per calarsi dai tetti dei reparti di pediatria e regalare un sorriso ai bambini ricoverati. Tra loro c’è anche Anna Marras. O meglio, Capitan Marvel.