CLIENTI, DIPENDENTI E COMUNITÀ: L’ETICA VIENE PRIMA DEL PROFITTO

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DIFESA dei valori della legalità e inclusione sociale. Fare impresa e farla bene, e non solo in Brianza, significa mettere al primo posto, prima ancora del profitto, l’etica dei comportamenti. Non solo con il Codice Etico che da anni si è dato il gruppo Brivio & Viganò, leader in Italia nel trasporto e nella logistica per la Gdo, ma anche con le scelte quotidiane nel rapporto con i dipendenti, i clienti e le comunità nella quale si opera. In un settore, quello appunto dei trasporti e della logistica, purtroppo non privo di comportamenti scorretti, dall’essere esposto all’infiltrazione della criminalità organizzata in cerca di appalti a prezzi stracciati e al ricorso a subappalti affidati a pseudo cooperative che sfruttano la manodopera quasi sempre straniera, la Brivio & Viganò ha fatto della difesa della legalità una delle sue bandiere.

"È fondamentale costruire un rapporto di filiera tra committenza e appaltatori chiaro e trasparente per poter guardare serenamente al futuro del settore – spiega l’ad del gruppo di Pozzuolo Martesana Mauro Brivio -. Come Brivio & Viganò abbiamo sempre fatto scelte di subappaltatori sani, cooperative solide e rispettose delle regole, delle leggi e quindi dei diritti dei lavoratori. Nello specifico la cooperativa LGD ha affrontato controlli dell’Ispettorato del lavoro che ne ha potuto verificare la correttezza nell’applicazione dei contratti e il rispetto delle norme di sicurezza, aumentate al tempo del Covid. È persino successo che la Guardia di Finanza, durante una visita ispettiva, abbia fatto i complimenti ai vertici della cooperativa!".

Perseguire questi valori comporta anche dover combattere battaglie non facili, ricorda ancora Brivio, come quella in corso proprio tra la cooperativa LGD, oltre mille dipendenti impegnati nei servizi di logistica nel consorzio al quale aderisce anche il gruppo Brivio & Viganò, con il duro confronto aperto in queste settimane dai Cobas sulla piattaforma di Truccazzano che ha portato la cooperativa presieduta da Giuseppe Ghezzi a inviare, dopo i blocchi, ritenuti "illegali", all’entrata e all’uscita degli automezzi, contestazioni disciplinari, per le quali si attendono le giustificazioni.

In tema di inclusione sociale, anch’esso molto importante per l’azienda, invece, proprio Giuseppe Ghezzi è stato premiato l’anno scorso dall’Alto patronato dell’Onu per il progetto di integrazione di un centinaio di lavoratori extracomunitari (una settantina già assunti) offrendo loro un percorso di formazione e crescita professionale. E in questi giorni, ricorda il presidente della cooperativa LGD "siamo vicini e stiamo cercando, nei limiti del possibile, di aiutare una ventina di lavoratori provenienti dall’Afghanistan della nostra piattaforma di Biandrate, che stanno vivendo il dramma di quello che sta succedendo ai familiari rimasti nel loro Paese".

Achille Perego