Cernusco sul Naviglio, De Nora e la sfida dell’idrogeno verde: cos'è e come funziona

Milano, il colosso delle tecnologie sostenibili punta a creare una gigafactory del carbon free. La società fondata da Oronzo De Nora, l’inventore dell’Amuchina, vuole costruire una fabbrica nell’area dell’ex Rapisarda

Nell’impianto di Cernusco sul Naviglio sarà prodotto idrogeno pulito

Nell’impianto di Cernusco sul Naviglio sarà prodotto idrogeno pulito

MILANO - Il Naviglio capitale dell’idrogeno verde. De Nora, campione italiano delle tecnologie sostenibili, quotato in Borsa, ha presentato un’offerta a Cernusco sul Naviglio che diventerà così una delle valli lombarde della carbon-free. La società, colosso della green-economy, nata grazie al genio di Oronzo De Nora, l’inventore dell’Amuchina, vuole costruire una fabbrica nell’area dell’ex Rapisarda, di proprietà privata. "Alle porte di Milano nascerà la prima gigafactory di elettrolizzatori del Paese", spiega il Comune.

Un passaggio essenziale del processo che porta al combustibile che non inquina. La giunta ha giudicato il nuovo sito "di interesse pubblico", ha espresso parere favorevole all’operazione e invitato i tecnici "a portare a termine tutte le attività necessarie per concretizzare la richiesta dell’azienda". La macchina per realizzare questo futuristico laboratorio è già partita. Nell’hub di casa si farà l’elettrolisi dell’acqua e si produrranno anche le componenti per celle a combustibile usate nell’energia senza emissioni di CO2. Una tecnologia realmente green.

«Il progetto è un tassello importante della transizione ecologica nazionale – spiega il sindaco Ermanno Zacchetti – è frutto infatti della spinta innovativa in ambito scientifico, industriale e di ricerca tecnologica. Rientra nel piano europeo Ipcei Hy2Tech che sostiene tutti i segmenti della catena dell’idrogeno: tra le 35 imprese che riceveranno finanziamenti pubblici, una delle sei italiane è proprio De Nora. Il Pnrr riconosce l’iniziativa e la inserisce in un programma più generale di modernizzazione del Paese e il governo finanziando l’intervento aggiorna le strategie nazionali in tema di sviluppo e mobilità sostenibile, ambiente e clima". Temi sui quali investe anche il territorio. Non a caso infatti l’importante marchio dell’hi-tech ha scelto il salotto buono dell’hinterland come primo nodo di un rete nazionale che traghetterà il Nord e il Sud nella decarbonizzazione. Nella richiesta depositata in Municipio De Nora ha spiegato perché ha deciso di arrivare a mettere radici qui, alle porte di Milano.

«Per l’integrazione di Cernusco con la mobilità leggera e ciclabile, per l’infrastruttura viabilistica e per le caratteristiche storiche". Un classico della rigenerazione, la vecchia area industriale è inserita in un contesto produttivo ben collegato al capoluogo. "Una valutazione che non può che riempirci di orgoglio – sottolinea il sindaco – il giudizio sui contenuti e sul piano industriale sono più che positivi e si integrano con quelli di altre aziende e di ricerca che hanno già casa nello stesso comparto.

La presenza di De Nora certificherà la nascita di un vero e proprio distretto d’eccellenza, interconnesso e attrattivo. Senza contare che la prima gigafactory italiana di elettrolizzatori si inserisce nel percorso di innovazione e transizione energetica intrapreso dalla città con l’obiettivo di farne un riferimento riconosciuto in materia. La ricetta vincente? Interesse pubblico e privato uniti per il bene del Paese e la lotta al cambiamento climatico". Business sì, ma etico.