Franco Tosi all'asta: quattro settori in vendita

Dall’ex mensa alla carpenteria: interi comparti del colosso metalmeccanico saranno ceduti "al miglior offerente" dopo sei tentativi andati a vuoto

Franco Tosi Legnano

Franco Tosi Legnano

Una vagonata di aste, per provare a riattivare una buona parte di ciò che resta della Franco Tosi che fu: sono state pubblicate ieri, infatti, ben quattro procedure che hanno come fine ultimo la vendita di quattro aree inserite nella procedura di liquidazione dei beni della ex Franco Tosi, aree che più volte negli anni sono già state proposte per la vendita, senza esito, e per le quali si fa ora un nuovo tentativo. Prosegue così, dunque, un percorso che il prossimo anno spegnerà dieci candeline: nel settembre del 2013, infatti, accertato lo stato di insolvenza il Tribunale di Milano aveva ammesso la Franco Tosi Meccanica SpA alla procedura di amministrazione straordinaria e, cedute nel 2015 le attività incluse nel ramo d’azienda ad Alberto Presezzi, aveva preso il via anche la liquidazione dei beni. 

Le quattro procedure (per tutte si potranno presentare offerte entro il prossimo 15 marzo) riguardano il comparto ex mensa di via Cairoli e Micca, il comparto Sud Ovest di via Petrarca, i tre lotti distinti dell’Area Nord Residua di via San Bernardino e, infine, la carpenteria metallica del Comparto Ovest, in via XX Settembre: in sostanza si tratta di oltre 130mila metri quadrati di territorio che devono ancora trovare un padrone. L’intero contesto della ex Tosi, tra aree già vendute, inserite in queste aste o ancora da proporre, superava i 350mila metri quadrati. Il "Comparto Sud Ovest" è quello di maggiori dimensioni in queste aste ed è costituito da una superficie complessiva di circa 56.800 metri quadrati (superficie coperta di circa 14.230 metri quadrati) in via Petrarca. La valutazione iniziale era di 4,7 milioni di euro, che in questa occasione verrà abbassata, costituendo soglia minima per le offerte, del 20% e dunque a quota 3,76 milioni di euro. La cosiddetta "Area Nord Residua", in via san Bernardino, è composta invece da una serie di costruzioni a prevalente destinazione produttiva, si estende su circa 40.500 metri quadrati ed è stata suddivisa in tre lotti: "Area Lilla", "Area Arancione" e "Area Verde".

Le prime due sono già state interessate da due aste, la terza è addirittura al quarto tentativo. Il lotto più importante è il lilla, oltre 23mila metri quadrati di edificato, che viene ora proposto a circa 2,5 milioni di euro: l’arancione verrà proposto a 278mila euro di base e il verde a 368mila euro. C’è poi la Carpenteria Metallica o "Comparto Ovest" in via XX Settembre, composto in primis da un corpo di fabbrica di grande dimensione a destinazione produttiva, che è già stata proposta ben tre volte all’asta: dalla perizia che indicava un valore superiore ai 5 milioni di euro, si è oggi arrivati a una base d’asta che supera di poco i 3,1 milioni di euro. In tutte e tre i casi, dunque, se non prezzi da saldo si tratta di sostanziali ribassi rispetto alla valutazione iniziale. In gioco, però, c’è ben altro: se in altre aste per procedure di liquidazione si era trattato di identificare compratori in grado di convertire le ex fabbriche, la vocazione "lavorativa" di questi immobili restringe la ricerca a chi vorrà comprare g li spazi per produrre.