A Milano ripartono le fiere, Fontana: "Dalla Regione sostegno al comparto"

Dal 25 giugno al 12 dicembre sono infatti in programma più di 30 manifestazioni. Il sindaco Sala: "La città è pronta a trainare il cambiamento del Paese"

Rho Fiera

Rho Fiera

Milano -  Ripartono le fiere a Milano. Dal 25 giugno al 12 dicembre sono infatti in programma più di 30 manifestazioni. È il tema al centro dell`iniziativa " Milano Torna Fiera - il sistema fieristico milanese è pronto a rilanciare le imprese italiane", organizzata da Fondazione Fiera Milano e Fiera Milano e in corso al Mico. Il sistema fieristico, da sempre supporto fondamentale per l`export e per le imprese italiane, ha visto nell`ultimo anno una perdita di fatturato intorno al 70/75%. Un sistema che è da sempre una vetrina vitale per la maggior parte dei comparti produttivi della nostra economia e che si stima coinvolga non meno di 200mila imprese ogni anno.

La sola Fiera Milano, con le oltre 50 manifestazioni ospitate nel 2019, ha generato 17,5 miliardi di Euro di export per le aziende espositrici, mentre le aziende italiane, a loro volta, hanno generato ricavi per 46,5 miliardi di euro. A livello nazionale, la ricaduta sul territorio di tutto il sistema fieristico è quantificabile in circa 23,2 miliardi di euro, mentre a livello locale Fiera Milano genera un indotto di 8,3 miliardi di euro l`anno. Il contributo totale al Pil generato dalle "vendite fieristiche" è mediamente vicino a 60 miliardi di euro.

"Fiera Milano è pronta a ripartire. Vogliamo tornare ad ospitare nei nostri padiglioni gli oltre 4,5 milioni di visitatori e le 36mila aziende provenienti da ogni parte del mondo, lasciandoci definitivamente alle spalle questi ultimi mesi di chiusura quasi ininterrotta - ha osservato Luca Palermo, amministratore delegato e direttore generale di Fiera Milano -. In questo lungo periodo abbiamo capito quanto Fiera Milano, assieme alla sua città e a tutto il territorio, debba giocare un ruolo di primo piano per aprirsi di nuovo ai mercati internazionali, come un ponte che mette in collegamento opportunità di crescita e di sviluppo. Dobbiamo essere un hub, non solo fisico, dove valorizzare e promuovere il potenziale del brand Italia, ma dobbiamo anche saper guardare alle catene globali del valore per attrarre qui imprese e investimenti da tutto il mondo. Oggi la nostra industry può finalmente ripartire".

All'incontro è intervenuto anche il proesidente della Lombardia, Attilio Fontana: "Come Regione stiamo sostenendo un comparto, quello fieristico, che in quest'ultimo anno ha sofferto piu' degli altri. Lo stiamo facendo sostenendo la possibilita' per le Pmi di partecipare agli eventi fieristici e andando incontro alle necessita' dei quartiere fieristici. Abbiamo proprio questa mattina in Giunta regionale una delibera che va in questa direzione".  "La Fiera e' da sempre caposaldo della nostra imprenditoria e quindi e' necessario farla ripartire, e per farlo e' importante la collaborazione di tutte le parti, una lezione che abbiamo appreso dalla pandemia", ha sottolineato il governatore, evidenziando il valore di eventi come il Salone del Mobile, perche', le fiere,  sono un modo "per presentare i nostri prodotti, internazionalizzare le nostre aziende e cercare di sviluppare il grande rapporto con il territorio".

"Se qualcosa succede di buono in Italia passerà per Milano: questa città ha trainato i cambiamenti dando forza al paese, noi questo dobbiamo fare con fierezza e precisione, e soprattutto da subito", ha aggiunto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. Secondo il primo cittadino, infatti, a fronte delle qualità immutate di una comunità, quella milanese, che ha saputo conservare i propri valori anche in mezzo alla tempesta, "vedremo una società che cambierà, anche i consumi cambieranno". Insomma, come ha sottolineato Sala la scelta di andare verso l'ecologia "è universale e irriversibile", anzi: "è la scelta del capitale". Ecco perché per il sindaco "servono forze nuove e diverse" per affrontare la nuova epoca, trovando "qualcuno che ha più volontà e che è più giovane", ma soprattutto "questo è il momento in cui ognuno di noi si deve chiedere se ha qualità e voglia di girare pagina per essere protagonista".

"Prima del Covid il nostro sistema fieristico era un motore fondamentale per l'immagine del territorio, per l'indotto generato e il valore economico attivato nel territorio - ha detto Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi -. La chiusura di eventi e fiere ha avuto un effetto trasversale e su turismo e ricettivita' ha avuto un impatto piu' forte, con un calo in media del 65% per il turismo. E la strada delle imprese e' ancora in salita, molto in salita, per tornare a livelli pre-covid". E ha spiegato che mancano ancora "i turisti stranieri anche se con il green pass le potenzialita' del turismo internazionale dovrebbero raddoppiare nei prossimi mesi". Queste difficolta' ci sono perche' "Da un lato le imprese si sono indebolite perdendo risorse, e anche perche' l'economia si sta mettendo in moto a velocita' differenti. Mancano ancora i turisti stranieri anche se con il Green pass andra' molto meglio. Turismo e cultura - ha osservato - potranno tornare a livelli pre covid solo nel 2023. Altri settori gia' nel 2022". Per Sangalli, oltre al Green pass e a una buona campagna vaccinale "Servono nuovi sostegni alle imprese piu' penalizzate dalle chiusure". A "livello nazionale il rilancio della nostra economia passa attraverso il Pnrr, chiamato a risolvere nodi strutturali di lungo periodo e a rilanciare un percorso di crescita in affanno da oltre un ventennio', e che dovra' superare "due deficit". Ma soprattutto ha concluso Sangalli "Serve uno sforzo collettivo, occorre e serve un confronto piu' continuo e strutturato con le parti sociali. E l'evento di oggi e' un passaggio positivo in questa direzione".