Eurovision, vincono i Maneskin: quanto costa e quanto fa guadagnare il festival

La vittoria dei Maneskin porterà grandi benefici all'economia italiana

I Maneskin vincono l'Eurovision Song Contest 2021

I Maneskin vincono l'Eurovision Song Contest 2021

Ha vinto l'Italia. E non è una frase fatta. Il successo dei Maneskin a Rotterdam nella finale dell'Eurovision Song Contest 2021 permetterà di portare ossigeno e lavoro al mondo dello spettacolo italiano. Già, quell'ultimamente tanto bistrattato mondo dei lavoratori dello spettacolo. Essendo una manifestazione itinerante, nel 2022 l'Eurovision Song Contest sarà ospitato dall'Italia. Al momento sono Milano e Roma le due città più accreditate ad essere teatro dell'evento, con la capitale favorita per motivi più di prestigio e di "nome" che per reali credenziali. Roma e Milano si equivalgono, anzi in realtà dal punto di vista dei collegamenti viabilistici e delle possibilità ricettive sarebbe il capoluogo lombardo a meritare la designazione. In entrambe le città i prossimi saranno mesi fondamentali, viste le elezioni amministrative che pendono tanto su Roma quanto su Milano. La vittoria dei Maneskin all'Eurovision Song Contest è però ancora troppo fresca per pensare a quale città dovrà ospitare la prossima edizione della manifestazione, anche se dodici mesi passano in fretta e gli aspetti da organizzare sono molti.

I costi

Quanto costa organizzare un'edizione dell'Eurovision Song Contest? Storicamente, le ultime edizioni sono costate da un minimo di 20 milioni di euro a un massimo di 27, con il picco di spese più basso nel 2016 in Svezia con circa 16 milioni di euro. Nel 2014 in Danimarca a Copenaghen si arrivò a 42 milioni di euro e questo accadde a causa di errori nella progettazione del nuovo impianto che avrebbe ospitato le esibizioni. Possibili errori che non sono all'ordine del giorno, sia chiaro, ma che comunque è necessario tenere in debito conto. Decine di milioni di euro, cifre importanti. Che però vanno spartite tra il Comune ospitante e la tv, di norma quella di Stato, che trasmette l'evento. Se si pensa che l'organizzazione del Festival di Sanremo costa dai 18 a 20 milioni di euro l'anno, si comprende come tutto sommato i due eventi si equivalgano. Ma non come indotto. 

I ricavi

La prima edizione del Festival di Sanremo targata Amadeus-Fiorello ha fruttato alla Rai ben 37,5 milioni di euro. Questo dato è anzitutto una lezione a chi pontifica ogni anno affermando che "i soldi spesi dalla Rai per Sanremo sono troppi, sono soldi pubblici e non possono essere buttati via così" e in secondo luogo una fotografia di quanto può valere un festival musicale estremamente seguito in Italia. Se però si immagina che la platea dell'Eurovision Song Contest è europea e che quindi il bacino di utenza si trasforma passando da 60 milioni possibili a circa 750 milioni, con un pubblico medio a ogni edizione dell'Eurovision di circa 200 milioni di persone. Non dovrebbe quindi risultare particolarmente difficile riuscire a trovare sponsor o inserzionisti pubblicitari interessati. Non solo ricavi derivanti dalla pubblicità. L'indotto che porterà l'organizzazione di un festival musicale di tale portata - le serate sono poco meno di quelle di Sanremo, visto che sono previste due semifinali e una finale oltre a un'intera settimana di prove - è notevole. Giusto in tempo per far riprendere il settore dei lavoratori dello spettacolo, che nell'ultimo anno ha sofferto più di tanti altri. Tecnici, musicisti, artisti di vario tipo: in tanti saranno impegnati per l'Eurovision Song Contest 2022 in Italia. 

L'indotto indiretto

Lavoratori dello spettacolo, ma non solo. Che dire di albergatori, ristoratori, guide turistiche e tutto ciò che riguarda il turismo? A metà 2022 la pandemia da coronavirus sarà, questa è la speranza di tutti, solo un ricordo e il turismo potrà avere un notevole impulso anche grazie ai turisti, ai tecnici, agli accompagnatori e agli artisti che arriveranno in Italia per assistere all'Eurovision Song Contest. E magari coglieranno l'occasione per prendersi qualche giorno in più e visitare l'Italia.

Festival di Sanremo

Con l'organizzazione dell'Eurovision Song Contest 2022 assegnata all'Italia, il direttore artistico e la giuria di selezione per il Festival di Sanremo avranno una responsabilità ulteriore. Il vincitore della kermesse musicale in Liguria di norma è qualificato di diritto all'Eurovision e il fatto di avere per la prima volta in trent'anni la massima manifestazione musicale europea "in casa" imporrà criteri di selezione più severi. Tradotto: tutti gli occhi del Vecchio Continente saranno puntati sull'Italia, quindi bisognerà presentare artisti che non facciano sfigurare il movimento musicale nostrano. La speranza è che quindi le meteore che hanno troppo spesso popolato il Festival di Sanremo negli ultimi anni siano soltanto finalmente un brutto ricordo. Anche perché la brutta figura fatta dal Regno Unito con l'ultimo posto a zero voti durante l'Eurovision Song Contest 2021 non piacerebbe a nessuno.