Ue, Conte: "Ammorbidire regole bilancio o facciamo da soli". Ma arriva la precisazione

Palazzo Chigi chiarisce il senso dell'intervista del premier a Bild. Francia attacca: Olanda incomprensibile. Allarme economia, la Banca d'Italia: "Lockdown mette a rischio la tenuta delle famiglie". E Goldman Sachs vede il Pil italiano del 2020 a -11,6%

Un foto tratto dal profilo Twitter del ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri:(Ansa)

Un foto tratto dal profilo Twitter del ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri:(Ansa)

Bruxelles, 8 aprile 2020 - I nodi a Bruxelles non si sciolgono. Pressing del premier Giuseppe Conte, che chiede all'Europa di ragionare come una squadra, con un cambio di passo all'altezza della sfida della crisi causata dal Coronavirus. Ma sulle misure a sostegno dell'economia non si è ancora vicini all'intesa e si rinvia tutto alla riunione di domani pomeriggio. Passi avanti ci sarebbero verso l'apertura a un fondo con i Recovery bond, ma manca l'unanimità sul fondo salvastati. L'Olanda su questo insiste dicendo che l'uso del Mes deve avvenire con una forma di condizioni, e l'eccezione può essere solo per le spese mediche, bloccando di fatto l'intesa. E la Francia attacca: secondo fonti dell'Eliseo, questa posizione olandese è "controproducente, incomprensibile e non può durare".

Conte alza i toni

In un'intervista a Bild il premier italiano non le manda a dire: "Non dobbiamo arretrare rispetto a Cina e Usa che mettono al momento a disposizione il 13% del loro Pil. Io chiedo un ammorbidimento delle regole di bilancio. Altrimenti dobbiamo fare senza l'Europa e ognuno fa per sé".  Conte ha poi sollecitato la velocità della reazione: "Non dobbiamo alla fine starcene lì con le mani incrociate: operazione riuscita, ma il paziente Europa è morto".

E' deluso dopo i risultati della riunione dell'Eurogruppo? "La delusione non è mia, di Giuseppe Conte, la delusione è di tutti gli europei, anche dei cittadini tedeschi, ne sono convinto", risponde il premier, che sottolinea: "Nessuno ha un vantaggio se l'Europa non riesce a mettere in piedi una reazione concreta e solida, qui non si tratta di Italia. Non abbiamo mai vissuto una situazione d'emergenza di questo tipo perciò sono i cittadini europei che si aspettano una soluzione europea". E sulla posizione tedesca: "Non credo che la Germania avrebbe vantaggi economici se gli altri Paesi cadessero in una forte recessione", dice, sottolineando poi che l'Italia "non chiede a Olanda e Germania di pagare i nostri debiti".

Ma Palazzo Chigi precisa: nessun riferimento a bilancio Ue

"Nell'intervista odierna alla 'Bild' il Presidente Conte non ha fatto alcun riferimento alle regole di bilancio europee", ha chiarito Palazzo Chigi, in serata, in una nota.  "Questo il virgolettato esatto: 'In Germania potete avere tutto lo spazio fiscale che volete ma non potrete mai pensare di affrontare un'emergenza sanitaria, economica, sociale di così devastante impatto con il vostro spazio fiscale', sono state le parole esatte del Presidente Conte, pronunciate in italiano durante l'intervista", si spiega. "'È nell'interesse reciproco che l'Europa batta un colpo, che sia all'altezza della sfida, altrimenti dobbiamo assolutamente abbandonare il sogno europeo e dire ognuno fa per sè ma impiegheremo il triplo, il quadruplo, il quintuplo delle risorse per uscire da questa crisi e non avremo garanzia che ce la faremo nel modo migliore, più efficace e tempestivo' - si sottolinea -. Il ragionamento di Conte, quindi, è che se l'Europa non si darà strumenti finanziari all'altezza della sfida, come gli Eurobond, l'Italia sarà costretta a far fronte all'emergenza e alla ripartenza con le proprie risorse. Ma le risposte nazionali rischiano di essere meno efficaci rispetto ad un'azione coordinata europea e possono mettere a repentaglio il sogno europeo".

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Mes, Germania in pressing

Tornando all'accordo, secondo quanto emerge al momento la situazione rimane ferma, ma Berlino avrebbe espresso la sua "frustrazione" rispetto al veto dell'Aia sulle condizionalità più stringenti del Mes e questo potrebbe portare l'Olanda ad ammorbidire la sua posizione.

Il Covid-19 e l'economia in ginocchio

Intanto è allarme economia. Il super-indice dell'Ocse, che offre una possibile interpretazione delle evoluzioni per il futuro, segnala il più importante calo mensile mai registrato in gran parte delle grandi economie. Un allarme anche da Bankitalia, secondo cui la sospensione dell'attività economica "inciderà significativamente" sulla capacità delle famiglie europee di fare fronte autonomamente alle proprie esigenze economiche nelle settimane a venire. Intanto, Goldman Sachs vede quest'anno il Pil europeo perdere il 9%, quello italiano l'11,6%: per il nostro paese si stima un rimbalzo nel 2021 a +7,9%.

Le imprese: "Riapriamo dopo Pasqua o sarà default"

Appello di Confindustria

Oggi è arrivato anche l'appello di Confindustria Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Piemonte, che chiedono "una roadmap per una riapertura ordinata e in piena sicurezza del cuore del sistema economico del Paese. È ora necessario concretizzare la Fase 2". In una nota congiunta, spiegano anche che "per farlo bisogna realizzare un percorso chiaro e decisioni condivise con una interlocuzione costante tra Pubblica Amministrazione, associazioni di rappresentanza delle imprese e sindacati che indichi le tappe per condurre il sistema produttivo verso la piena operatività". Se le quattro principali regioni del Nord che rappresentano il 45% del Pil italiano non riusciranno a ripartire nel "breve periodo il Paese rischia di spegnere definitivamente il proprio motore e ogni giorno che passa rappresenta un rischio in più di non riuscire più a rimetterlo in marcia".

Lo spread risale, Borse in rosso

Dopo l'ennessimo stallo nelle trattative lo spread è schizzato a quota 210 punti base per poi chiudere a 195. Le Borse europeehanno ciuso deboli e miste e rispetto a stamane riducono le perdite. I mercati guardano alla riunione di domani e scommettono su un compromesso per superare l'impasse. Londra arretra invece dello 0,47% a 5.677,60 punti, in quanto anche se le condizioni di Boris Johnson rimangono stazionarie preoccupa il vuoto di potere a Downing Street. A Milano l'Ftse Mib segna -0,18% a 17.380 punti. Francoforte cede lo 0,21% a 10.335,12 punti mentre il Cac 40 di Parigi è poco sopra la parità con il +0,10% a 4.442,75 punti.

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