Electrolux, 600 assunzioni a tempo indeterminato in Italia e un premio di 1.800 euro

Dipendenti stabilizzati e obiettivi raggiunti anche in termini di riduzione di emissioni e inquinamento nei 5 stabilimenti italiani

Oltre 600 assunzioni a tempo indeterminato e investimenti per circa 70 milioni di euro in Italia nel 2022. È Il Gruppo Electrolux a confermare i dati, ad un anno dalla firma del contratto integrativo aziendale, nel corso di un incontro con Fim Fiom Uilm e le Rsu dei 5 siti produttivi, Porcia (Pn), Susegana (Tv), Forlì, Cerreto d'Esi (An), Solaro (Mi).

Positivo anche i numeri relativi alla sostenibilità della produzione: è prevista un taglio del 70% di Co2 emessa per ogni unità prodotta nelle fabbriche italiane rispetto al 2015. Un piano occupazionale portato a compimento, si legge in una nota della multinazionale svedese, leader nel settore degli elettrodomestici, negli ultimi 15 mesi "nonostante il periodo storico particolarmente carico di sfide, in primis a causa della pandemia da Covid19 e della guerra in Ucraina, con tutte le conseguenze macroeconomiche che le accompagnano". 

Focus anche sulla sostenibilità e la road map i cui obiettivi sono stati in parte già raggiunti: "tra questi, il calo di quasi il 70% di CO2 emessa per unità prodotta nelle fabbriche italiane (vs 2015), la diminuzione di oltre il 60% del consumo di acqua per unità prodotta (vs 2015), e il recupero del 97% dei rifiuti prodotti nei siti e negli uffici che non vengono quindi conferiti in discarica, grazie al progetto Zero Waste to Landfill", spiega ancora la nota .

"L'incontro con le parti sindacali è stato un momento importante per il Gruppo, così come per gli oltre 5.600 lavoratori che lo rendono un'eccellenza in Italia. Siamo orgogliosi di poter condividere aggiornamenti positivi in termini di investimenti e assunzioni nonostante le difficoltà che accompagnano un momento storico particolarmente complesso, non solo per l'Italia, ma per l'Europa intera", ha commentato Ruben Campagner, Hr Country Manager di Electrolux Italia.

E la Fiom Cgil promuove le prospettive di Electrolux per il 2022 e il 2023. Lo rendono noto Barbara Tibaldi, della segreteria nazionale Fiom e responsabile dell'Elettrodomestico e Alberto Larghi, coordinatore nazionale del Gruppo Electrolux per la Fiom Cgil, dopo che ieri a Treviso si è tenuto l'incontro con l'azienda in cui sono stati illustrati l'andamento dell'ultimo anno fiscale e, appunto, le prospettive e gli investimenti futuri.

"Nonostante le previsioni basate sui dati del primo quadrimestre dell'anno e sulle proiezioni fatte dall'azienda si attestino su un calo del mercato globale del 8,7%, dovuto principalmente alla crisi internazionale e alla difficoltà ormai conclamata relativa all'approvvigionamento delle materie prime oltre che a un calo diffuso della fiducia dei consumatori, il piano di investimenti presentato dall'azienda è significativo anche per il 2022 (72 milioni di euro) e conferma la forte intenzione di rafforzare i siti italiani, con un punto di domanda su Solaro per il quale ancora dobbiamo capire bene quali siano le prospettive", spiegano i sindacalisti evidenziando che per quanto riguarda gli investimenti "sul sito di Solaro, in termini di risorse, rispetto al totale previsto si è, a nostro avviso, su livelli significativamente più bassi rispetto agli altri siti".

Tornando alle previsioni, "le difficoltà ormai note nell'approvvigionamento delle materie prime, con il conseguente aumento dei prezzi, insieme a quelli energetici (petrolio +120%, Plastica +87% e acciaio +180%) e quelli della logistica (container +500%), hanno determinato una crescita del prezzo medio del prodotto finito di oltre il 10%, passando da 400 euro del 2020, a 450 ad aprile 2022". Questo nonostante "in termini di investimenti energetici, per l'alimentazione degli impianti produttivi, Electrolux, ha illustrato progetti, in parte già implementati, di installazione di pannelli fotovoltaici, pompe di calore per il riscaldamento e di iniziative da farsi, per sostituire il gas Russo con gas liquido (container con stoccaggi di biometano) per prevenire una possibile crisi irreversibile di forniture di gas naturale. L'obiettivo di stabilimenti ad alta sostenibilità ambientale e a zero impatto, per i siti Electrolux è fissato per il 2030". Lo stop al mercato russo determinerà comunque un calo della produzione nei cinque siti italiani dai 4,8 milioni di pezzi del 2021 ai 4,6 milioni previsti nel 2022, afferma in una nota la Fiom nazionale.

Intanto, continua il sindacato, "prosegue il programma già illustrato in specifici incontri di sito, relativo agli investimenti su processo e prodotti, che per il 2021 è stato di 83 milioni di euro. Per il 2022 saranno circa 72 milioni di euro, comprensivi delle risorse stanziate per Susegana e Porcia per una maggiore automazione e digitalizzazione". E secondo Tibaldi e Larghi è "positivo è anche l'importante numero di assunzioni e stabilizzazioni. Su questo tema come Fiom ribadiamo la necessità di continuare e di intensificare, sito per sito, la discussione, finalizzata alla conferma del maggior numero possibile di lavoratori e lavoratrici, facendolo con un approccio pragmatico, senza interventi che manomettano le leggi esistenti", chiariscono, i due, mentre la Fiom nazionale riporta che l'azienda ha comunicato di aver trasformato in contratti a tempo indeterminato circa 600 lavoratori.

"Infine esprimiamo soddisfazione per le cifre raggiunte sul premio di risultato che sono in una forbice tra il 97% e il 106% di un premio totale che, per l'anno 2021, ammonta a 1.789 euro al 100% degli obiettivi, di cui una parte, circa l'80%, è pagata in anticipo, frazionata in dodicesimi. Il saldo delle quote rimanenti sarà erogato con la retribuzione di giugno, come previsto dall'accordo". Insomma, concludono Tibaldi e Larghi, "viene premiata la scelta fatta nell'accordo del maggio 2021 in merito alla determinazione degli indicatori, dello schema e della modalità di costruzione del premio, che ha garantito, con i risultati dell'anno fiscale 2021, la crescita delle retribuzioni".