DIVENTARE INGEGNERI DEL SUONO NEL TEMPIO DI CARUSO

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IN TEMPI di musica liquida e di consumo delle produzioni culturali sempre più affidato alla rete, il nome degli ingegneri del suono, quelle figure professionali che definiscono, immaginano e traducono in canzone una semplice, a volte vaga suggestione ricevuta da un artista, tende a sfuggire all’ascoltatore. Che, quando il supporto era quello dell’album in vinile e poi del cd, amava esplorare ogni piccolo dettaglio, indicazione, contenuta nelle copertine e, spesso, nei sontuosi libretti allegati. Ma queste figure rimangono centrali nella realizzazione professionale di un disco, proprio perché a loro, alla loro sensibilità e formazione spetta il compito di elaborare, sin nei minimi dettagli, l’universo emotivo che il musicista vuole elaborare a e offrire al pubblico. Mestiere, il loro, che si impara sul campo, tra le apparecchiature digitali e le memorie analogiche delle sale di registrazione, luoghi ‘sacrali’, il cui accesso è riservato solo all’artista e ai pochi che devono assisterlo nel lavoro.

E proprio uno studio di registrazione, quello dove è nata e si è sedimentata la storia della grande canzone d’autore italiana, la Fonoprint di Bologna, ospiterà dal 23 maggio una serie di cinque masterclass, interamente dedicate, fatto unico nel panorama italiano, all’universo dell’ingegneria del suono. Uno spazio dove si respira la stessa atmosfera che ha ispirato capolavori qui realizzati, come ‘Caruso’ di Lucio Dalla (che dello studio è stato uno dei soci), il disco più internazionale di Zucchero, ‘Blue’s’, l’esordio di Vasco Rossi, e che di recente ha ricevuto il riconoscimento di Museo del Suono e della Canzone, per la sua attività di restauro dei nastri originali analogici delle incisioni di Pino Daniele, Antonello Venditti, Paolo Conte, tra gli altri, con un metodo reso possibile da una collezione di macchine per la ricostruzione di questi materiali che solo Fonoprint possiede in Italia.

Qui arriveranno, per condividere il loro prezioso sapere, in cinque giornate di immersione totale, i nomi più rappresentativi di questo mestiere, personalità che hanno collaborato con la migliore musica non solo nazionale, al di là dei diversi linguaggi. Apriranno un prezioso bagaglio professionale nel luogo dove si svolge il loro mestiere, facendo prendere ai frequentatori famigliarità con programmi, mixer, tecniche di masterizzazione e di esaltazione delle diverse componenti che fanno diventare una idea la perfetta canzone pop. Sarà possibile osservare da vicino quella combinazione specifica di manualità e orecchio che ha dato vita ai grandi successi di Vasco Rossi, Cesare Cremonini, Laura Pausini, per citare alcuni dei cantanti con i quali hanno lavorato i docenti delle masterclass. Come l’americana Marti Robertson, una delle poche donne ingegneri del suono, che inaugura il 23 maggio il ciclo di lezioni, richiestissima negli studi in tutto il pianeta, per la sua specializzazione, che è quella di registrare nelle più avvincente maniera possibile, la batteria. Alle sue tecniche si devono le opere di star del jazz come Marcus Miller, David Sanborn e Steve Gadd, tutti registrati da lei a New York, prima di trasferirsi a Milano e diventare stretta collaboratrice, sia nei concerti che per i dischi di Mina, Claudio Baglioni, Ivano Fossati…

Si prosegue il 27 giugno con Nicola Fantozzi, che cura il suono degli album di Laura Pausini e di Cesare Cremonini e che ha vinto, con i suoi lavori, tre Grammy Latin, il 18 luglio con Maurizio Biancani, presentatore della serie tv di Sky Arte ’33 Giri Italian Masters’, registrata proprio in Fonoprint, e ‘ingegnere’, per Lucio Dalla, Fiorella Mannoia e Zucchero, il 12 settembre con Pino Pinaxa Pischetola, che ha iniziato a registrare con i Fratelli Labionda nel 1997 e poi con Ramazzotti e tanti altri e il 10 ottobre con Marco Borsatti, che è stato dietro il mixer per Vasco Rossi e Andrea Bocelli. Tutte le informazioni e le modalità di partecipazione su http:www.fonoprint.comcorsi.html Tel. 335 480970.