Dipendenti pubblici, lo stipendio di dicembre sarà il triplo del normale. Ecco per chi

Nella busta paga, già doppia per la tredicesima, entreranno anche gli arretrati dal 2019. Ma attenzione. Qui la nostra guida per orientarsi

Per oltre 2 milioni di dipendenti della pubblica amministrazione la busta paga di dicembre (doppia perché ci sarà anche la tredicesima) si annuncia addirittura tripla, grazie all’accordo che ha sbloccato gli arretrati maturati dal 2019. Si tratta dei dipendenti della sanità, della scuola, degli enti locali e delle camere di commercio, mentre sono esclusi gli impiegati dei ministeri e delle agenzie fiscali il cui contratto era già stato rinnovato sei mesi fa. In busta paga ci saranno anche bonus fino a 600 euro detassati per tutti. Si tratta di aumenti, calcola quifinanza.it, che oscillano tra i 1.210 euro ai 2.251 euro, a seconda dell’inquadramento.

Chi ne beneficia

La novità riguarda 480 mila dipendenti degli enti territoriali, 1,2 milioni di di insegnanti, ricercatori e tecnici del comparto istruzione e ricerca e circa 550 mila dipendenti della sanità. Ma vediamo le cifre, nel dettaglio. Secondo le stime de Il Sole 24 Ore, gli aumenti medi sul tabellare valgono 100,27 euro lordi, “in un effetto economico complessivo che nei calcoli governativi sale a 117,53 euro grazie ai fondi extra per accompagnare i nuovi ordinamenti locali e per sbloccare il salario accessorio congelato dal 2016”. Le cifre salgono ulteriormente perché l’entrata in vigore del nuovo contratto impone anche di aggiornare al rialzo la nuova indennità di vacanza contrattuale, quella riconosciuta a partire dallo scorso aprile per il triennio 2022-24.

Gli aumenti per categoria

Si tratta di aumenti medi, che variano a seconda del livello del singolo dipendente pubblico: per quello più bassa (A1), l’aumento dello stipendio base è di 56,1 euro lordi al mese, mentre per la posizione economica cosiddetta “D7” (al vertice delle posizioni per il personale pubblico non dirigente), si arriva a 104,28 euro mensili. Ci sono poi gli arretrati maturati nell’attesa di un rinnovo che riguarda il triennio 2019, 2020 e 2021 (in tutto 39 mensilità), più le mensilità scoperte di quest’anno. 

Gli arretrati in busta paga

Gli arretrati variano così: dai 1.210 euro della posizione economica inferiore ai quasi 2.252 euro lordi di quella superiore. Un dipendente intermedio di un comune (posizione B7), che fin qui ha ricevuto un lordo mensile da 1.719,93 euro, a dicembre avrà uno stipendio triplo di 5.077 euro divisi fra nuovo tabellare (1.800,7 euro), tredicesima (equivalente allo stipendio ordinario) e arretrati (1.475 euro).

Il caso sanità

Nel caso dei dipendenti della sanità l’ammontare totale cresce ancora per due nuove indennità riconosciute agli infermieri (da 62,81 a 72,79 euro al mese, con arretrati fra 1.381,82 e 1.601,38 euro) e agli altri ruoli sanitari (da 35,46 a 41,1 euro al mese, con arretrati fra 780,12 e 904,2 euro) dal nuovo contratto.

Gli scenari futuri e i 16 miliardi

Cosa succederà agli statali nei prossimi anni? Stabiliti gli aumenti e gli arretrati, resta da capire come sarà possibile mantenere i salari in linea con l’aumento dei prezzi anche nel contratto 2022-2024: servirebbero secondo il Nadef (Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza) ben circa 16 miliardi di euro.