Debutto flop di Deliveroo in borsa: le azioni segnano -26%

Ci si aspettava un risultato molto diverso per il gruppo che consegna cibo a domicilio. Timori sul modello di business

Un rider di Deliveroo

Un rider di Deliveroo

Debutto flop per Deliveroo alla Borsa di Londra, con gli investitori che hanno voltato le spalle al gruppo del food-delivery, criticato duramente per la governance aziendale e il trattamento dei lavoratori. Il titolo, che in avvio era arrivato a perdere fino al 31%, facendo scattare i circuit breaker che fermano gli scambi sulle azioni in caso di eccesso di ribasso, ha chiuso in calo del 26% a 287,45 pence, una delle performance peggiori per una "debuttante" alla Borsa di Londra. L'Ipo da 1,5 miliardi di sterline avrebbe dovuto essere il fiore all'occhiello della piazza londinese, ma gli asset manager hanno preferito guardare altrove, considerando il trattamento che la societa' riserva ai rider non allineato a strategie di investimento responsabile.

Il crollo delle azioni

La piu' grande offerta pubblica iniziale dell'ultimo decennio a Londra rischia di finire in un flop clamoroso, almeno al suo debutto. Le azioni di Deliveroo, il gigante britannico del food delivery, sono crollate ieri durante le prime ore di contrattazione, toccando ribassi del 30%, per poi rimbalzare lievemente a meta' seduta a circa -12%. Il gruppo ha venduto 384 milioni di azioni in sede di collocamento, pari al 21% del capitale, raccogliendo circa 1,5 miliardi di sterline, per una valorizzazione complessiva dell'azienda pari a 7,6 miliardi di sterline, circa 9 miliardi di euro. Ma le azioni sono precipitate rapidamente nel trading iniziale, scivolando dalle 3,9 sterline per azione del collocamento fino a un minimo di 2,78 sterline, prima di risalire appena sotto quota 2,9 sterline. 

I motivi secondo gli analisti

Secondo gli analisti, il motivo e' da ricercarsi soprattutto nel timore degli investitori per i fondamentali del modello di business aziendale: la rivendicazione da parte dei rider di piu' tutele e paghe piu' alte potrebbe minare la gia' risicata redditivita' dell'azienda che, come tutte quelle del food delivery, deve buona parte dei propri margini a una paga media oraria basata sul numero di consegne e non su tariffe fisse.

La storia di Deliveroo

Deliveroo e' stata fondata nel 2013 da Will Shu, partendo proprio da Londra. L'idea del fondatore e' stata una sorta di reazione alla difficolta' di trovare ristoranti disposti a consegnare cibo presso la sede del suo ufficio nella City, dove lavorava come analista finanziario. Nato nel 1979, Shu si e' ispirato al modello di consegne di Amazon, azienda che 6 anni dopo avrebbe comprato il 16% della societa' londinese. Come molte aziende del settore,

L'effetto pandemia

Deliveroo ha faticato molto per trovare la strada dei ricavi. Poi la spinta della pandemia, con i lockdown che hanno portato a un raddoppio netto delle consegne di cibo a domicilio. Nonostante il Covid-19 pero', la societa' ha chiuso il bilancio 2020 con una perdita netta di 226 milioni di sterline, dovuta soprattutto a un aumento dei costi di gestione e alle nuove assunzioni di rider in ognuno dei 13 Paesi in cui opera. "Deliveroo deve ancora cominciare a realizzare profitti, e cio' rende molto complessa la sua valutazione in base agli schemi tradizionali" delle Ipo, ha commentato Sophie Lund-Yates, analista azionario di Hargreaves Lansdown.